• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 4 Luglio 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Finis Italiae. Nel 2065 uno Stivale multicolore e meticcio

di Mario Bozzi Sentieri
30 Ottobre 2017
in L'Editoriale
0
Finis Italiae. Nel 2065 uno Stivale multicolore e meticcio
       

 

Secondo una recente previsione dell’Istat, nel 2065, un terzo dei residenti nel nostro Paese sarà di origine straniera: più di 14 milioni i cittadini di altri Paesi e altri 7,6 milioni quelli diventati italiani. Di fronte a questi dati c’è chi plaude all’inevitabile meticciato, a fronte di un’Italia vecchia e sterile, “costretta”, per mantenere l’ equilibrio demografico, a bilanciare con massicci arrivi migratori la scarsità di culle ed una presenza sovrabbondante di ultrasessantacinquenni.

I numeri, oggettivamente inquietanti, sul “ricambio etnico”, previsto, per l’Italia, tra meno di cinquant’anni, invitano ad un’assunzione di responsabilità non derogabile.

Accettare/esaltare il meticciato come ultima spiaggia di una Nazione ormai al tramonto ovvero individuare un possibile percorso identitario in grado di invertire la rotta ?

Nel primo caso basta sedersi ed aspettare, bruciando le residue riserve. Con i numeri attuali (una media di un figlio per ogni italiana in età feconda) il rischio di estinzione dell’Italia è inevitabile. Secondo una costante universale il valore di sostituzione, ovvero il numero di figli necessari a garantire una bilancia demografica in pareggio, è infatti di 2,1. Se un Paese lo supera la popolazione ha tendenze espansive, se non lo raggiunge si va verso una contrazione demografica. Le statistiche dell’Italia mostrano che il Paese è sceso sotto il tasso di sostituzione nel 1977, e dal 1984 è stabilmente sotto il valore di 1,5, un livello che non solo non evita il declino demografico, ma annuncia quasi certamente che la caduta sarà traumatica.

Il tema ancor più che relativo alle politiche sociali, è antropologico e culturale.

Al fondo di tutto c’è un gap politico e comunicativo sulla questione demografica che non può essere sottovalutato. Oltre i numeri, oggettivamente allarmanti, ancora più allarmante è che nessuno sembra volersi fare carico del problema. Pochi ne parlano. I mass media ne fanno appena cenno. Il mondo della cultura tace. Nessun talk show gli dedica attenzione. La politica non se ne preoccupa. Quando va bene si possono ascoltare le solite, stanche e ripetitive critiche sulla mancanza di politiche per la famiglia e sulla crisi economica: troppo poco per trasformare in un caso il crollo demografico, creando il necessario allarme nazionale sulle ricadute spirituali, sociali ed economiche di tale crollo. Inutile allora lamentarsi sull’invadenza dell’immigrazione, sui suoi costi , sul lento, ma costante mutare delle nostre città, costrette a subire, quartiere dopo quartiere, una vera e propria mutazione antropologica, premessa di trasformazioni sempre più profonde e traumatiche.

Prendiamone atto, in discussione c’è l’esistenza stessa del nostro Paese: linea piatta per l’Italia senza figli e senza domani. Decisamente una brutta prospettiva …

A meno che non si cominci ad invertire la tendenza, favorendo la crescita di   una nuova cultura dell’accoglienza alla vita e delle politiche in grado di favorirla, tornando a vedere nei figli più che un costo una grande risorsa, spirituale e materiale, su cui credere ed investire, pena il lento tramonto del nostro essere Nazione. La finis Italiae è dietro l’angolo. Fare finta di niente significa essere complici di questa fine annunciata.

Tags: demografiaimmigrazione
Articolo precedente

Le idee forti del FUAN fanno ancora paura a Fassino “il grissino”

Prossimo articolo

Giravolte e capriole/ Quando Fabrizio Micari applaudiva Nello Musumeci

Mario Bozzi Sentieri

Correlati Articoli

Crisi demografica/ Meno nascite, meno calciatori, meno soldati
Home

Crisi demografica/ Meno nascite, meno calciatori, meno soldati

di Domenico Bonvegna
31 Marzo 2022
0

L’eliminazione della nazionale di calcio italiana ad opera della Macedonia del Nord l’ho vissuta con molta serenità senza nessun pathos...

Leggi tutto
Ungheria/ Orbàn destina dieci miliardi di euro per le politiche familiari e la natalità

Ungheria/ Orbàn destina dieci miliardi di euro per le politiche familiari e la natalità

6 Novembre 2021
Follie apocalittiche/ Non confondiamo la difesa dell’ambiente con il terrorismo climatico

Follie apocalittiche/ Non confondiamo la difesa dell’ambiente con il terrorismo climatico

14 Ottobre 2021
Sull’Italia aleggiano ombre molto sinistre. E non c’entra il virus…

Sull’Italia aleggiano ombre molto sinistre. E non c’entra il virus…

1 Ottobre 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Giravolte e capriole/ Quando Fabrizio Micari applaudiva Nello Musumeci

Giravolte e capriole/ Quando Fabrizio Micari applaudiva Nello Musumeci

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Cristiani d’Oriente/ Aghavno, il villaggio che non vuole arrendersi

Cristiani d’Oriente/ Aghavno, il villaggio che non vuole arrendersi

4 Luglio 2022
Perché è tempo di fermare la guerra e aprire una trattativa. Prima che sia troppo tardi

Perché è tempo di fermare la guerra e aprire una trattativa. Prima che sia troppo tardi

4 Luglio 2022
Trasporti/ La Svizzera costruisce 500 chilometri di tunnel merci sotterranei

Trasporti/ La Svizzera costruisce 500 chilometri di tunnel merci sotterranei

4 Luglio 2022
Vite straordinarie/ Walter e Reinhold, quando l’avventura va sognata

Vite straordinarie/ Walter e Reinhold, quando l’avventura va sognata

4 Luglio 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In