• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 6 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Follie antifa/ Oddio, c’è un Mussolini al ministero (da lui costruito)….

di Massimo Weilbacher
19 Ottobre 2022
in Home, Società&Tendenze
0
Follie antifa/ Oddio, c’è un Mussolini al ministero (da lui costruito)….
       

Impazza il totoministri (con nomi non molto rassicuranti); il Rapporto su povertà ed esclusione sociale della Caritas certifica che in Italia nel 2021 i poveri assoluti erano circa 5.6 milioni, di cui 1.4 milioni di bambini, problema certamente peggiorato nel 2022 ma del quale nessuno, a cominciare dalla sinistra si vuole occupare  (destra sociale non pervenuta, visto che ci si è acriticamente appiattiti su un liberismo caricaturale e un po’ naif);  il signor Mutti, quello dei pomodori, ci fa sapere che la sua bolletta per l’energia è arrivata a 42 milioni di euro, cioè ben 12 volte in più rispetto ai 3,5 milioni di euro del 2020, dandoci un’idea concreta del disastro in arrivo per migliaia di aziende.

Siccome piove sempre sul bagnato, a questo scenario si è aggiunto ieri un altro drammatico problema, talmente grave da monopolizzare per un giorno il dibattito politico, il baccano mediatico e l’attenzione della popolazione.

Tutto nasce da uno sgoob, come direbbe il compianto Aldo Biscardi, della giornalista parlamentare Alessandra Sardoni della premiata ditta Cairo-Mentana che non sarà il Washington Post di Ben Bradley e della signora Graham ma che in quanto a giornalismo d’inchiesta (all’italiana) si difende egregiamente.

L’intrepida cronista capitata al MISE di Via Veneto scopre che vi sono esposti i ritratti di tutti i ministri che nel tempo si sono succeduti in quel ministero, un lungo elenco che comprende gente come Gava, Andreotti, Colombo, De Mita, Prodi, Savona, Bersani, Letta, Scajola sino ai più recenti (e miseri) Di Maio e Patuanelli.

Ma chi c’è al primo posto della lista? Nientepopodimeno che Lui, proprio il cavalier Benito Mussolini, Ministro delle Corporazioni dal 20 luglio 1932 all’11 giugno 1936, che aveva fatto erigere da Marcello Piacentini quel palazzo inaugurato il  30 novembre 1932. L’esposizione dei ministri che lo hanno occupato era stata allestita proprio nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni della costruzione della sede del ministero.

La brava cronista si affretta a dare notizia della sconvolgente scoperta praticamente in diretta scatenando così la solita cagnara, più comica che drammatica, tipica di un paese nel quale da sempre farsa e tragedia si mischiano e confondono.

Avvia le danze Bersani che twitta, forse ironicamente, “Mi giunge notizia che al MISE sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa”.

L’effetto è quello della trombetta dei battitori di una caccia alla volpe: la muta dei segugi sinistrorsi si scatena e riempie social e media di dichiarazioni rabbiose, ringhiose, a volte squallide a volte ridicole.

Si fa a chi la spara più grossa. Uno dei più divertenti è Sandro Ruotolo, vecchio pasdaran giornalistico dei programmi di Santoro, brevemente riciclatosi come parlamentare, ma trombato di brutto alle ultime elezioni: “#antifascismo Bravo il compagno #Bersani a sollevare la questione. Sarà rimossa la foto di #Mussolini esposta al  #Mise. Dicono che ci sia anche a #palazzoChigi nella galleria dei presidenti del consiglio. Che venga rimossa anche da lì”, tuona da Twitter ma ci pare di vederlo con eskimo e megafono in una manifestazione da antifascismo militante.

Non poteva certo mancare, tra i molti, il solito Berizzi il quale, forse frastornato dalla mole di lavoro (chiamiamolo così) piombatagli addosso dopo le elezioni, stranamente in ritardo e solo a giochi fatti riesce a propinarci una inutile banalità: “La foto di #Mussolini al Mise, a palazzo Chigi e in generale in ogni palazzo della Repubblica nata dalla Resistenza è una vergogna per l’Italia. Se in Germania esponessero la foto di Hitler nella sede di un ministero i responsabili andrebbero a casa un secondo dopo.”

Nel frattempo, infatti, l’ondata mediatica era arrivata al ministero trovandovi la duttile plastilina neo-democristiana, anzi neo-dorotea, del ministro in carica Giancarlo Giorgetti, candidato in pectore per il Ministero dell’Economia (ipotesi apparentemente bizzarra ma evidentemente necessaria) il quale, in linea col suo stile curiale (o meglio da Don Abbondio), non fa un plissè: “nessuno se ne è accorto” dice l’ex sindaco di Cazzago Brabbia “Ci sono tutti i ministri e, ahimè, Mussolini è stato il primo ministro delle corporazioni. C’è anche a Palazzo Chigi, comunque se è un problema la togliamo”.

Detto e fatto: poco dopo il ministero comunica la rimozione dell’immagine del  Cavalier Benito dalla parete del palazzo che lui stesso aveva fatto costruire, risolvendo così il problema dal quale, per mezza giornata, erano dipesi i destini della Patria.

Unica voce dissonante, immediatamente stigmatizzata dalla muta dei segugi, quella del presidente del Senato Ignazio La Russa: “c’è anche al ministero della Difesa, c’è scritto anche al Foro Italico, che facciamo cancel culture anche noi?”.

Chissà cosa succederà quando il Berizzi o il Fratoianni di turno si accorgeranno che nello stesso edificio la monumentale vetrata di Mario Sironi dedicata alla Carta del Lavoro rappresenta allegoricamente il lavoro della terra con le fattezze del cavalier Benito.

Resta, ovviamente, lo squallore e la meschinità della vicenda: solo l’ignoranza può impedire di vedere la distinzione tra storia e (presunta) apologia, solo una faziosa mala fede può far credere che si possa cancellare la storia o riscriverla a proprio uso e consumo.

Lo aveva spiegato perfettamente George Orwell in 1984: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”, ma a quanto pare a sinistra non leggono Orwell.

Tags: antifascismoBenito MussoliniMISEPier Luigi Bersani
Articolo precedente

Il comitato “Fermare la guerra” aderisce alla manifestazione del 5 novembre. Le dichiarazioni di Alemanno

Prossimo articolo

La controstoria della guerra civile spagnola. Il dossier di Storia in Rete

Massimo Weilbacher

Correlati Articoli

L’inutile tarantella su fascismo e antifascismo. La Storia spetta agli storici (e ripartiamo da De Felice)
Home

L’inutile tarantella su fascismo e antifascismo. La Storia spetta agli storici (e ripartiamo da De Felice)

di Mario Bozzi Sentieri
9 Gennaio 2023
0

La polemica antifascista non sembra destinata ad abbandonare le prime pagine dei giornali. Ci eravamo illusi, una volta finita la...

Leggi tutto
Vietato ricordare il MSI. La stramba crociata antifa di Berizzi e compagni

Vietato ricordare il MSI. La stramba crociata antifa di Berizzi e compagni

31 Dicembre 2022
La parabola di un dittatore. Il nuovo numero di Storia in Rete

La parabola di un dittatore. Il nuovo numero di Storia in Rete

21 Dicembre 2022
28 ottobre, una giornata particolare

28 ottobre, una giornata particolare

28 Ottobre 2022
Carica altro
Prossimo articolo
La controstoria della guerra civile spagnola. Il dossier di Storia in Rete

La controstoria della guerra civile spagnola. Il dossier di Storia in Rete

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

6 Febbraio 2023
Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

6 Febbraio 2023
Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In