“Il fascismo non è un’opinione come le altre, è un crimine”. Un titolo d’effetto per la nuova raccolta di firme alla quale parteciperanno varie sezioni di Anpi, la Cgil, la Fiom, Rifondazione Comunista e mille altri soggetti di genuino stampo antifascista a 24 carati, ma noti solo a se stessi. L’obiettivo sarà certamente raggiunto: vogliono 100 mila sottoscrizioni per questa catilinaria da mercatino delle pulci. Insomma, visto il numero dei soggetti democratici doc proponenti, basterà che firmino solo loro… per raggiungere una cifra che, paragonata al numero dei cittadini italiani, fa ridere. Anzi, sganasciare.
Raccolte le firme, i difensori della libertà potranno chiedere la messa al bando, quindi lo scioglimento, di formazioni politiche super-nazi-fasciste come Casa Pound, che addirittura si presenta alle democratiche elezioni (proprio come le Waffen-SS!). E, udite udite, potranno ottenere il divieto assoluto per i concerti della marmaglia nera.
Un piano diabolico, degno della buonanima di Licio Gelli. Un piano efficace, degno della brutale praticità politica di quell’anima pura di Togliatti. Credono loro.
Una baggianata del passato, crediamo noi. Un’arteriosclerotica mancanza di memoria, ne siamo certi.
Questi sono i rottami di un passato che, per loro, non passa. Di un passato che, come l’Ebola, ha contagiato anche alcuni sparuti soggetti delle giovani generazioni i quali, nati rottami come i relativi padri politici, sposano tesi che non interessano più ad alcuno.
Per farla breve sono quei coraggiosoni (o i loro figli) che, il sabato pomeriggio, sfilavano con le bandiere rosse a Milano, transitando per San Babila, gridando dagli al fascista. Ma che, giunti all’angolo di Monforte, affrettavano il passo (nonostante gli schieramenti di Polizia messi lì per proteggerli) per evitare che i cattivoni, nazi e fascisti, uscissero dalla propria sede e li gratificassero con qualche meritato calcio nel sedere.
Il vero danneggiato da questa patetica iniziativa, però, sarà Crozza. Il comico. Già svillaneggato da Sgarbi per mancanza di cultura artistica, finirà nel dimenticatoio. E la colpa sarà proprio di questi antifascisti da operetta, i quali lo stanno surclassando in una difficile arte. Quella di far ridere.
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