Si dà il caso che a Livorno la sinistra abbia respinto la proposta di Fratelli d’Italia di intitolare una via a Oriana Fallaci. Gli ominidi piddini hanno giustificato la loro contrarietà adducendo il caso che la grande giornalista fosse “portatrice di intolleranze”. Non ci è dato sapere se fossero da glutine, ai latticini o al nichel, comunque è considerevole lo scoop di avere scoperto che la Oriana avesse problemi intestinali. Ci si chiede allora a quanti uomini illustri avrebbe dovuto esser negata una via o una piazza perché portatori di borborigmi o flatulenze. Certamente gli ominidi piddini avrebbero avuto problemi con un presidente della Repubblica di cui sommessamente si diceva che talvolta non riuscisse a controllarsi, o attualmente con il numero uno della Casa Bianca, Biden, di cui sono note le esternazioni non solo vocali; quelle di altro tipo certamente destinate ad una maggiore considerazione.
Quindi, come scriveva Dante nella Divina Commedia, “ chi del cul fece trombetta”, non è degno di far parte della toponomastica livornese. Ora mi dicono che il grullo sono io, che le intolleranze non sono dell’intestino, peraltro definito il nostro secondo cervello, il primo per i piddini. E’ il cervello vero e proprio che l’Oriana avrebbe usato in abbondanza argomentando le sue tesi con ragionamenti inarrivabili per gli ominidi, ben documentate e spesso originate da situazioni vissute sulla propria pelle.
I suoi scritti appaiono ancor oggi sorprendentemente attuali, le sue tesi di decenni fa confermate dai fatti. Ma d’altra parte i piddini non accettano ragionamenti che siano diversi dal loro; è risaputo che ragionare con la propria testa non gli si addice. Loro hanno le loro tesi preconfezionate, fatte con lo stampino, ino ino, e da lì non si avventurano; il loro neurone proprio non ce la fa, accettare un pensiero superiore non gli garba per nulla.
Comunque sono certo che se arrivasse in cielo l’esternazione dei piddini livornesi, questa sì una vera flatulenza, l’Oriana risponderebbe: “ sapessi quanto me ne importa!”.