Gli ostentati e decantati blitz contro presunti e sedicenti neofascisti, sparuti gruppi di ragazzetti, non servono a coprire i bluff morali, sociali ed economici dei governi di centrosinistra, che non riescono a garantire legalità e sicurezza, non dico a Palermo e a Napoli, ma nemmeno ad Ostia, quartiere di Roma.
Ma ai politici “progressisti” ed, ahimè!, anche ai vertici delle Forze ( si fa per dire ) dell’Ordine, premono di più le effemeridi antifasciste e le carriere, che la sicurezza e la stima dei cittadini perbene. Che sono percossi nel fisico e nel patrimonio non solo dai delinquenti indigeni ed allogeni, ma spesso dai cosiddetti “colletti bianchi” della burocrazia e delle banche, tanto corrotti quanto incapaci. Mentre i magistrati, sempre più affollati alle porte girevoli della politica e dei ministeri, non trovano il tempo di approfondire e concludere le indagini sui razziatori dei risparmi degli italiani. Anche loro intenti a ” tenere alta la guardia” contro i fascisti immaginari.
Intanto l’economia europea torna a correre e quella italiana arranca: diciotto milioni di persone a rischio povertà costituiscono non solo un atto d’accusa, ma la prova di colpevolezza d’una classe dirigente, non solo politica, diffusamente incapace e sovente anche corrotta. Che si alimenta di bluff, alterando i dati sulla disoccupazione, sull’abbandono scolastico, sull’emarginazione sociale, sull’esodo dei cervelli, sullo sfruttamento dell’immigrazione, sul logoramento del sistema sanitario e di quello previdenziale. E spreca risorse in mille carnevalate di strada e di piazza, feste e festini, panem et circenses, per frastornare la gente, che somiglia sempre più a quella metaforica di Beozia. Entusiasta, per esempio, di stare ore al gelo per applaudire lo sfarzo e lo spreco dell’establishment, in larga parte di speculatori e parassiti, che va alla Scala e intirizzirsi al gelo per seguire all’ addiaccio l’evento su schermi esterni di prossimità, piuttosto che su quelli dei televisori domestici, al caldo e al comodo.
Ma tant’è! Siam giunti al punto che i derubati osannano i ladri. L’antifascismo ha fatto scuola.
Sono d’accordo con la posizione e le riflessioni pertinenti di Cerullo. Adalberto Baldoni