Fort Bragg, la celebre base della Carolina del Nord, dove si addestrano le forze speciali dell’esercito statunitense dovrà cambiare nome. Il politicamente corretto si insinua prepotentemente anche nel mondo militare d’Oltreoceano e il nome del generale confederato Braxton Bragg diventa improvvisamente troppo “imbarazzante” per Washington. Secondo quanto riporta la rivista Defense One, infatti, una speciale commissione è stata costituita per studiare i nomi delle basi delle forze armate Usa intitolate ad eroi di guerra sudisti e proporne la sostituzione con altre denominazioni. Sarebbero otto, oltre Fort Bragg, le strutture da rinominare.
Il generale Braxton Bragg al quale è intitolata la base delle Special force è stato uno dei più noti alti ufficiali della Confederazione. Amico personale del presidente Jefferson Davis, dopo West Point fu impiegato con successo contro i Seminole e poi nella campagna contro il Messico. Scoppiata la guerra di Secessione, Bragg prese il comando dell’Armata del Tennessee al posto di Beauregard. Comandò le giacche grigie con alterne fortune fino a quando il presidente Davis lo chiamò a Richmond come suo personale consigliere militare. Alla fine della guerra, svestita la divisa, lavorò come ingegnere in Alabama. Non un criminale di guerra, quindi, ma un militare tutto d’un pezzo, come molti altri che hanno militato con la giubba blu o grigia.
Ma negli Stati Uniti, in epoca cancel culture, non si ammettono eccezioni, e così la proposta della commissione, formalizzata è di sostituire il nome del generale con un più anodino Fort Liberty. La notizia ha scatenato le proteste di molti utenti social, alcuni dei quali, su Twitter, hanno definito la scelta del nome Alcuni utenti di Twitter hanno definito la scelta di “lazy” cioè pigra, sciatta e “sciovinista”. Malumori anche tra i comandanti di varie unità dell’esercito americano, inclusi alcuni delle operazioni speciali, che non gradiscono il fatto che la base sia denominata con qualcuno che non fa parte della loro comunità e hanno posto il veto su nomi di candidati estranei alla loro storia. Alla fine “Liberty” sarebbe un nome di compromesso, che, secondo la commissione, esprimerebbe il valore fondante della società statunitense.
Il Congresso ha creato la commissione nel Defense Authorization Act del 2021 come parte di una campagna avviata per affrontare il razzismo sistemico nelle forze armate. Per questo, sotto la lente d’ingrandimento, sono finiti i nomi di ufficiali dell’esercito confederato. Il panel di esperti dovrà elaborare il suo rapporto finale sulla ridenominazione delle nove basi con il parlamento americano entro e non oltre il 1 ottobre. Si prevede che tale rapporto includerà anche una stima del costo per apportare le modifiche. I nomi finali sono stati scelti da un elenco di 34.000 suggerimenti del pubblico americano, ridotto a meno di 100 finalisti. Se le raccomandazioni verranno adottate, alcune delle basi entreranno nella storia come le prime a essere nominate con donne e neri americani.
Questi i nomi delle altre basi da rinominare e le proposte della commissione:
Fort Benning, in Georgia, diventerà “Fort Moore” in onore di Hal Moore, un tenente generale in pensione, e Julia Moore. Hal ha ricevuto la Distinguished Service Cross per le azioni durante la guerra del Vietnam e, insieme a sua moglie Julia, hanno cambiato il modo con cui i militari notificano ai familiari delle vittime di guerra la notizia della morte del congiunto.
Fort Gordon, in Georgia, diventerà “Fort Eisenhower” in onore del presidente Dwight D. Eisenhower, che ha servito come comandante supremo del Corpo di spedizione alleato in Europa durante la Seconda guerra mondiale prima di diventare presidente.
Fort AP Hill, in Virginia, diventerà “Fort Walker”, intitolato alla la dottoressa Mary Walker, decorata con la Medal of Honor, che si offrì volontaria come civile per curare le truppe nordiste durante la Guerra Civile perché non le era permesso di arruolarsi nell’esercito come donna.
Fort Hood, in Texas, diventerà “Fort Cavazos”, intitolato a Richard Cavazos, un texano che ricevette la Distinguished Service Cross durante la guerra di Corea.
Fort Lee, in Virginia, diventerà Fort Gregg-Adams in onore due importanti figure militari neri del supporto logistico dell’esercito americano. Arthur Gregg si arruolò per lavorare sulla logistica dei rifornimenti in Germania durante la Seconda guerra mondiale, fece domanda per la scuola ufficiali quando nell’esercito scomparve la segregazione razziale e si ritirò come tenente generale. Il tenente colonnello Charity Adams si unì all’esercito dopo l’attacco a Pearl Harbor e guidò un battaglione in Europa durante la guerra.
Fort Pickett, in Virginia, diventerà “Fort Barfoot” in onore del 2° tenente Van T. Barfoot, che ha ricevuto la Medaglia d’onore per le azioni durante la seconda guerra mondiale.
Fort Polk, in Louisiana, potrebbe diventare “Fort Johnson” in onore del sergente William Henry Johnson, che ha ricevuto la Medaglia d’onore per aver condotto un’azione contro i Tedeschi prima con le granate, poi con il fucile e, esaurite le munizioni, con il calcio dell’arma prima di ricorrere al coltello durante la Prima guerra mondiale.
Fort Rucker, in Alabama, diventerà “Fort Novosel” per il Chief Warrant Officer Michael Novosel Sr, che ha guadagnato la Medal of Honor durante il Vietnam per aver pilotato un aereo attraverso il fuoco nemico per salvare 29 uomini.