• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 24 Settembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Al Muro del Tempo

Franz Kafka e la condanna per solitudine

di Micol Bruni
8 Giugno 2023
in Al Muro del Tempo, Home
0
Franz Kafka e la condanna per solitudine
       

Cosa è il processo in Kafka? Un indizio, un procedimento o una condanna? Forse una autorizzazione a procedere? Il tempo è uno scardinare i limiti tra il confine e l’orizzonte di una esistenza giunta a un giudizio di quale ordine e grado? Il tribunale della vita si può fermare davanti alla voce di accusa che comanda un giudizio sul fatto compiuto o un giudizio ancora da emare considerate le prove del niente? 

È formidabile la condotta dell’indiziato nel corso di un interrogatorio in cui la finzione prevale ma diventa il soggetto dominante proprio quando bussa al “castello” per dirimere una questione di vitale necessità di burocrazia esistenziale? Restano interrogativi preminenti e fattori scagionanti che inducono a rivedere il caso e a rileggere la scena del crimine. Giusto detto. 

Ma la la scena del crimine dove si trova? È invisibile ed è anche indelebile perché è nascosta nel cuore delle parole mai pronunciate nel corso di estenuanti esigenze fatte da sviste. La scena del  crimine è l’anima oppure una caverna alla quale a rispondere è Platone. Kafka scava molto bene nella sua caverna e il tribunale nulla può perché il nascondimento è un segreto inviolabile che diventa visionario soltanto in quelle “metamorfosi” che cambiano non il volto dell’umano, ma l’intera fisicità dell’uomo che sprofonda nel non umano perché è stato già “troppo umano” (Nietzsche ha la sua notevole importanza in questo giocare a spada tra immaginario e reale). 

Siamo oltre il limite con Kafka in quanto gli orizzonti persi tra le nuvole sono estreme esistenze nelle quali le competizioni con il bene e il male sono dimensioni non solo dell’inconscio ma con lo scrivere stesso. Il male è la condanna. Il bene è l’amore che permette di amare nonostante la presunta colpa del nascere e del morire. 

Kafka cerca le responsabilità. Ma quali sono tali responsabilità. Non è dato saperlo perché diventano ancora una volta una estremizzazione della colpa. Di una colpa se si commette un reato o se si trasferisce in sede di giudizio in reato. È questo che il tribunale dovrebbe valutare. Ma non si valuta in giudizio un peccato. Si giudica piuttosto una presunzione di colpa, un presunto reato, una ammissione di un fatto. Qui non c’è un fatto che può essere giudicato come presunto. La colpa più immanente in termini di metafora di reato reale può essere quello di essere in vita, di resistere alla vita, di vivere anche senza la consapevolezza di esercitare la finzione- funzione di uomo. 

È reato essere uomo. È reato accogliere la solitudine. È reato cercare la solitudine come elementi specifici di una agonia che è completamente umana. Le metamorfosi che cadono dentro la storia si smarriscono perché la storia non reagisce e accetta la consuetudine delle conseguenze estreme. La colpa dunque assume la valenza religiosa. La religiosità della colpa è la colpa, in forma radicale, di non aver commesso alcun reato e proprio per ciò subisce il processo. La stessa “lettera al padre”, però, non è altro che l’ammissione di un peccato? Qui la differenziazione tra colpa e peccato è molto sottile. La sottigliezza dell’enigma. Ma per questo il processo deve essere celebrato o meno? Kafka vuole essere messo sotto accusa. La vita è infaticabile e la scrittura è una disperazione. 

Come uscirne fuori? Non scrivendo più? Ma per Kafka scrivere è entrare nella follia. Una follia per vocazione? Forse. Meglio essere processati, giudicati e sottoposti a un giudizio ed essere condannati che accogliere la follia di non scrivere più? Un Cervantes della gratitudine che si offre ai mulini. K si offre al tribunale e la porta del castello si apre per poi chiudersi. Dunque un delirio. O un delitto? Oppure più semplicato: si tratta di una magia. Un urlo senza voci. Un silenzio pieno di rumori. Alla finestra si affaccia il significante delle metamorfosi e tutto resta appeso in quell’istante tra un giorno presente e un giorno passato che ha come eredità un “ponte”. Ovvero il racconto di un ponte sospeso tra l’irrazionale e il razionale non come descrizione, bensì come allegoria di una prova che porterà k a scontare il suo unico reato che è quello di non aver ucciso neppure la solitudine. Una apparenza che ha un volto: il niente.


*Coordinatrice Progetto Kafka100

Tags: Kafkaletteratura
Articolo precedente

L’orchestra dei guerrafondai suona sempre più forte

Prossimo articolo

Marina Militare/ Al Muggiano iniziata la costruzione dei sottomarini di nuova generazione

Micol Bruni

Correlati Articoli

Ritrovare la “bella parola”. Nella letteratura come nel giornalismo
Home

Ritrovare la “bella parola”. Nella letteratura come nel giornalismo

di Pierfranco Bruni
7 Settembre 2023
0

L'uso della parola entra direttamente in un linguaggio che diventa veicolo di immagini, di significanti e significati. Come bisognerebbe entrare...

Leggi tutto
Cesare Pavese e Bianca Garufi. Un amore dissolvente

Cesare Pavese e Bianca Garufi. Un amore dissolvente

6 Agosto 2023
Geofilosofia dei tanti Mediterranei (vicini e lontanissimi)

Geofilosofia dei tanti Mediterranei (vicini e lontanissimi)

30 Luglio 2023
Corrado Alvaro per Giuseppe Selvaggi. Una Calabria che intreccia vita, storia e letteratura

Corrado Alvaro per Giuseppe Selvaggi. Una Calabria che intreccia vita, storia e letteratura

27 Luglio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Marina Militare/ Al Muggiano iniziata la costruzione dei sottomarini di nuova generazione

Marina Militare/ Al Muggiano iniziata la costruzione dei sottomarini di nuova generazione

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

23 Settembre 2023
Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

23 Settembre 2023
Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

23 Settembre 2023
Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

23 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In