Secondo l’Economist Intelligence Unit, la Cina intende superare l’UE come principale partner commerciale dell’Africa entro il 2030 e, sebbene le potenze occidentali stiano cercando di incrementare le relazioni con il continente, faticheranno a recuperare il ritardo. Secondo la ricerca, inoltre, oggi in Africa vengono sollevati dubbi anche sulle motivazioni del nuovo impegno dell’UE e degli USA. Le nuove azioni starebbero risollevando il ricordo di passati impegni falliti e sarebbero visti solo come un desiderio di contrastare l’influenza cinese, invece che avere l’obiettivo di lavorare con i partner commerciali africani.
La Cina ha tenuto incontri annuali con i capi di Stato africani e ora viene emulata dai suoi rivali geopolitici, mentre anche Russia, Turchia, Brasile e Arabia Saudita stanno cercando di costruire relazioni con il continente.
Pechino ha trascorso due decenni a coltivare le proprie relazioni politiche ed economiche con l’Africa e legami più forti potrebbero ora giovare alla sua economia, anche se il rallentamento della crescita potrebbe limitare gli investimenti nel continente. Il commercio bilaterale tra Cina e Africa è aumentato del 35% nel 2021 rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 254 miliardi di dollari, con le esportazioni africane che hanno raggiunto il record di 106 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo cinese. La Nigeria è il principale importatore africano dalla Cina, mentre il Sudafrica è il principale esportatore. Altri importanti esportatori sono l’Angola e la Repubblica Democratica del Congo. Tutti e tre sono grandi produttori di metalli o petrolio.
Fonte Adria News