Ennesimo sgarbo di Londra a Madrid: oggi Gibilterra è ufficialmente inserita nelle lista delle città del Regno Unito. L’atto è stato formalizzato a margine del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono della regina Elisabetta II col placet del governo Tory e del premier uscente Boris Johnson. La decisione sana un ritardo di ben 180 anni. Lo status urbano era stato infatti concesso fin dal 1842 su iniziativa della regina Vittoria ma per un banale disguido non era poi mai stato trascritto nell’elenco ufficiale delle città britanniche. Una «dimenticanza» che viene adesso cancellata, come ha ricordato in un messaggio Johnson, felice di poter rimarcare «il legame inscindibile» fra Gibilterra e il Regno Unito.
Fabian Picardo, capo del governo della Rocca, ha rivolto un «ringraziamento sentito» a BoJo, notando come la trascrizione abbia un importante valore «simbolico», per quanto sia destinata a «cambiare assai poco sul piano pratico»: tenuto conto che il riconoscimento era già applicato di fatto da Londra dal 1842 e che la denominazione di Gibilterra come «Città» era stata poi recepita nel testo della Costituzione locale in vigore da dopo il 1945. Il governo di Madrid per ora tace.