Parigi, ma non solo. La protesta dei Gilets jaunes investe non solo tutta la Francia, ma dilaga oltre i confini dell’Esagono, fino a lambire l’Italia. Nella giornata che vede la quarta mobilitazione generale consecutiva del movimento nato per contrastare il rincaro del carburante – misura precipitosamente ritirata dal presidente Macron dopo una resistenza durata un paio di settimane – cortei di gilet gialli hanno sfilato lungo le vie di Bruxelles, Amsterdam, Rotterdam e l’Aja, risucchiando anche Belgio ed Olanda nel clima di protesta generale. Una contestazione che, sempre più, si caratterizza come un rifiuto di politiche economiche viste come sbilanciate a favore dei ceti medio-alti metropolitani. Una rivolta dei “piccoli”, spesso vittime della globalizzazione e delle politiche di rigore dell’Unione Europea. Una protesta che assume toni e modi sempre differenti, con incidenti a Bruxelles, assolutamente pacifica in Olanda, dove i manifestanti hanno chiesto le dimissioni del premier Rutte. Nessun incidente anche al confine italo-francese, dove i gilet gialli transalpini hanno sconfinato brevemente in territorio italiano. Unico danno il forte rallentamento alla circolazione dei mezzi pesanti frutto della protesta. Ai carabinieri presenti sul posto i manifestanti hanno offerto rose, ovviamente gialle.

Clima diverso quello che si respira a Parigi. Se non si sono concretizzati gli scenari drammatici previsti da media e esponenti del governo, non sono mancati gli incidenti tra manifestanti e polizia, schierata con 8mila unità e addirittura mezzi blindati nella capitale francese. In un clima teso – alimentato dal tam tam mediatico di questi giorni – migliaia di manifestanti si sono riversati nelle strade del centro. Ad accoglierli quartieri blindati: negozi e musei chiusi, posti di controllo di polizia e gendarmeria nei punti strategici. Incidenti e disordini si sono registrati prevalentemente nell’area degli Champs Elysèes, in Avenue Marceau e in Rue de Courcelles; diverse le auto date alle fiamme dalle frange più violente dei manifestanti. Il bilancio, al momento, è di circa 700 fermati – nella stragrande maggioranza a Parigi – e di trenta feriti, tra cui tre poliziotti. Massicce manifestazioni anche in altre città di Francia: duemila gilet gialli hanno sfilato a Marsiglia, cinquecento a Nizza; presidi a Grenoble, Tolosa e Bordeaux.
Come annunciato alla vigilia nessun commento è arrivato da Emmanuel Macron: il presidente francese – in caduta libera nel gradimento dei francesi – dovrebbe far sentire la sua voce sulle proteste di piazza – in cui si invocano sempre più spesso le sue dimissioni – all’inizio della prossima settimana. I gilet gialli, intanto, incassano il sostegno del presidente statunitense Trump. Una stoccata a Macron arriva anche dal ministro degli Interni italiano Matteo Salvini, oggi in piazza a Roma con la Lega: “Sono sempre contro ogni violenza – ha detto – la violenza non è mai giustificata, ma chi semina povertà poi raccoglie protesta”.
Fonte Salerno Sera