Simpatici e galanti i ragazzi di Casa Pound. Nel tramestio sul referendum truffa in casa Pd, la ministra Boschi ha tuonato contro gli avversari interni: “Più volte ho sentito equiparare chi vota ‘si’ con Verdini. Mi sono limitata a dire che chi vota ‘no’ vota ‘no’ come Casapound, una valutazione di fatto reale nella sua banalità“. L’inutile Cuperlo e l’ancor più inutile ANPI hanno strillato subito all’insulto e condannato senza se e senza ma l’uscita della presunta morosa del Matteo. L’antifascismo (?), i partigiani (??), la pace mondiale (???) non possono esser infangati da tale paragone. Olè!!
Saggiamente Casapound ha preferito sorvolare sulle follie di Cuperlo e compagni ed ha invece ringraziato la procace toscana di governo: “Manderemo alla ministra un bel mazzo di rose rosse. E la invitiamo anche a Casa Pound per un dibattito sulla Costituzione”.
Per Simone Di Stefano, Maria Elena ha fatto a CPI “un grande favore e la ringraziamo molto per questo. In tutti i salotti televisivi, in tutte quelle trasmissioni dove non ci invitano, ora parlano di noi”. Di Stefano ha poi aggiunto “Se qualcuno si scandalizza perché al referendum voterà come noi, ci fa piacere. Difendiamo lo spirito di alcuni articoli della Costituzione, specie quelli di carattere economico e sociale, a cominciare dal primo: l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”.
Se sono rose fioriranno e Di Stefano è un bel ragazzo… il Matteo non sarà un po’ geloso?