Gli ucraini avrebbero ormai riconquistato tutti i territori ad ovest del fiume Oskil a seguito della precipitosa ritirata russa. Probabilmente la migliore scelta possibile sotto il piano strettamente militare quella di ritirare le poche truppe schierate in teatro e portarle in salvo – quasi tutte – dietro la barriera naturale costituita dal fiume Oskil, tuttavia il danno è enorme ed innegabile. Resta da vedere se questa batosta spingerà il Cremlino alla mobilitazione di nuove forze.
In queste ore migliaia di ucraini filorussi dell’oblast di Kharkiv stanno fuggendo al seguito delle truppe di Mosca, nel timore di vendette da parte dei “compatrioti” che rientrano in possesso di villaggi e città occupate/liberate mesi fa. Una sconfitta tremenda, questa, per la Russia, incapace di difendere quegli ucraini che hanno sostenuto attivamente l’arrivo delle truppe russe, anche semplicemente facendo richiesta di documenti russi o collaborando con le nuove amministrazioni locali.
Nella foto. Situazione a sud di Kharkiv, in azzurro le aree rioccupate dalle forze ucraine.