• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 30 Marzo 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Estera

Guerre dimenticate/ Il Congo sanguina ma il mondo tace

di Marco Valle
29 Dicembre 2022
in Estera, Guerre e pace
0
Guerre dimenticate/ Il Congo sanguina ma il mondo tace
       

Nel cuore dell’Africa da anni si combatte una guerra terribile e crudelissima che però nessuno vuole vedere, nessuno vuole interrompere. È l’interminabile crisi che devasta da tempo la parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, il Nord e il Sud Kivu, un territorio ricchissimo di risorse minerarie — tra cui i preziosi giacimenti di oro, stagno, litio, niobio e cobalto — ma impoverito, stremato, disperato.

Da una parte vi è un potere centrale congolese debole e sommamente corrotto, incapace di assicurare un minimo di sicurezza e di ordine nelle regioni dell’Est, dall’altra parte vi sono gli appetiti del Ruanda, un piccolo ma ambizioso stato guidato dal ferrigno presidente Paul Kagame. Il governo di Kigali ostiene in modo intermittente ma efficace i miliziani del M23, una formazione paramilitare tutsi — la stessa etnia al potere in Ruanda — che, dopo una precaria tregua, dal novembre 2021 ha ripreso i combattimenti contro le scassate forze armate di Kinshasa. Una guerra per procura con l’obiettivo, non dichiarato ma chiaro, sono ancora una volta le miniere da sfruttare direttamente, alimentando il commercio illecito, o da taglieggiare in loco o imponendo alle imprese salatissime “tasse” di passaggio. Insomma, tanti, tantissimi soldi che alimentano il conflitto e la corruzione.

Al solito a pagare il prezzo più alto sono le popolazioni civili. Lo scorso 20 ottobre, l’M23 ha lanciato una nuova offensiva contro l’esercito congolese conquistando un’importante porzione del territorio di Rutshuru e causando l’ennesimo sfollamento: circa cinquantamila persone in tutta fretta hanno abbandonato le proprie abitazioni per raggiungere la zona di Goma, il capoluogo della regione (aggiungendosi così ai duecentomila profughi che dall’inizio del 2022 sono fuggiti verso il Congo centrale). Un esodo interno punteggiato da massacri e violenze d’ogni sorta come successo il 29 novembre a Kishine, cittadina della provincia del Nord Kivu, dove i guerriglieri hanno massacrato 131 persone.

Pochi giorni fa il dottor Denis Mukwege, Premio Nobel per la Pace nel 2018, ha lanciato un appello al mondo perché intervenga e si mobiliti come ha fatto in questi mesi per l’Ucraina. «Siamo aggrediti dal Ruanda. È ormai evidente.  A giugno le Nazioni Unite hanno votato la risoluzione 2641 che impone l’embargo e le sanzioni agli stati che appoggiano movimenti terroristici nella regionevdei GranìdiLaghi, pochi giorni fa l’ambasciatore francese all’ONU ha definito i fatti di Kishine un orrore. Ma poi? Cos’è successo? Nulla. Sfortunatamente la comunità internazionale si commuove solo per l’Ucraina ma non per noi. Il nostro paese assomiglia a una gioielleria senza porte. Chiunque può massacrare gli innocenti, depredare le nostre ricchezze per poi venderle sul mercato internazionale. Intanto il mondo intero chiude gli occhi».

Il debole governo del presidente congolese Félix Tshisekedi ha denunciato la “strategia permanente di interferenza” del Ruanda e il 30 ottobre ha espulso l’ambasciatore. Inoltre, considerata l’inerzia dell’Europa e il disinteresse degli Stati Uniti — il segretario di Stato Blinken si è limitato a richiamare il governo di Kigali a “rispettare l’integrità territoriale dei vicini”…— i congolesi hanno chiesto aiuto all’Angola, alla Tanzania e soprattutto al Kenya che ha incaricato l’ex presidente Uhuru Kenyatta di assumere le redini di una mediazione a nome della Est African Community, la comunità regionale di cui fanno parte il Ruanda e il Congo. A sostegno dell’iniziativa diplomatica Nairobi ha inviato il 12 novembre un contingente militare alla città di Goma schierandosi a sua difesa. Un pesante avvertimento al M23 e ai suoi sponsor ruandesi: se non vi fermate una nuova guerra inter-africana è possibile.

Rulli di tamburi e manovre diplomatiche lasciano però scettico Denis Mukwege. Per il Nobel: «Le atrocità in Congo continueranno in nome dell’economia, della globalizzazione. Qui ci sono il litio e il cobalto, minerali indispensabili per la transizione energetica ma a nessuno importa un commercio trasparente basato su giusti prezzi. Ci parlano continuamente di “vetture verdi”, di “economia verde” ma in Congo, il colore è sempre rosso, il rosso del sangue versato ogni giorno».

Tags: AfricaCongoguerreRuanda
Articolo precedente

Iran, continuano le proteste e la repressione s’inasprisce

Prossimo articolo

Castel Fontana a Tirolo, il buen ritiro di Ezra Pound

Marco Valle

Correlati Articoli

Gianandrea Gaiani/ Se sparato sui russi l’uranio impoverito diventa un toccasana…
Rassegna Stampa

Gianandrea Gaiani/ Se sparato sui russi l’uranio impoverito diventa un toccasana…

di Redazione
27 Marzo 2023
0

Il dibattito sulla fornitura di proiettili all’uranio impoverito (DU) Charm 1 e forse Charm 3 in dotazione al British Army...

Leggi tutto
I repubblicani americani contro la guerra di Biden

I repubblicani americani contro la guerra di Biden

27 Marzo 2023
Un fronte trasversale per la pace. Il convegno romano

Un fronte trasversale per la pace. Il convegno romano

23 Marzo 2023
A cosa mira il piano di pace proposto da Xi Jinping

A cosa mira il piano di pace proposto da Xi Jinping

22 Marzo 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Castel Fontana a Tirolo, il buen ritiro di Ezra Pound

Castel Fontana a Tirolo, il buen ritiro di Ezra Pound

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

29 Marzo 2023
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

29 Marzo 2023
Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

29 Marzo 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In