• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 30 Marzo 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Il fumo negli occhi della libertà

di Gianluca Kamal
8 Marzo 2023
in L'Editoriale
1
Il fumo negli occhi della libertà
       

Sembra di assistere ancora una volta alla rappresentazione dello stesso copione. Ne si avvertirono i contorni sinistri già nel 2003 quando l’allora ministro della Salute Sirchia dell’allora governo a marca centro-destra emanò la famosa legge a “Tutela della salute dei non fumatori”, in pratica l’estensione del divieto di fumo a tutti i locali chiusi, compresi luoghi di lavoro, esercizi commerciali, luoghi di ristorazione e di svago. Oggi, quasi a voler celebrare come si conviene ad una “buona e ordinata” società il ventennale di un provvedimento tanto paranoico quanto anticipatore di una tendenza, l’attuale ministro della Salute Orazio Schillaci di un ancora governo a marca centro-destra prepara una nuova stretta sul fumo nei luoghi pubblici.

Allo studio della grigia burocrazia ministeriale una legge che potrà prevedere il divieto di fumare anche all’aperto: tavoli di bar e ristoranti, fermate dei mezzi pubblici, parchi (ma solo in presenza di donne in gravidanza e bambini, per ora). La mannaia brandita dal successore del pandemico Speranza si abbatterà, così trapela, anche sui consumatori dei vari prodotti da svapo come sigarette elettroniche e a tabacco surriscaldato. A infiocchettare l’ennesimo solenne omaggio a Nostra Signora Libertà (perché no, anche quella di farsi del male) sarà dato potere, in particolare ai gestori di bar e ristoranti, di poter chiamare la polizia locale o le forze dell’ordine per segnalare quell’insolente e “irresponsabile” marmaglia di fumatori incalliti incapaci di rispettare le regole e il prossimo. Come per il copione Covid, si potrà sempre contare su una fitta e diligentissima schiera di delatori della porta accanto bramosi di appuntarsi al petto la medaglia di Onestuomo al Valore.
Pare dunque di trovarsi dinanzi ad un nuovo atto della demenziale commedia proibizionista all’amatriciana, puntellata esemplarmente durante il biennio della grande afflizione pandemica. Oggi come ieri, non sembra mancare proprio nulla, in primis quella biologica, insopprimibile tendenza a conciarsi di ridicolo persino quando si cerca di fare i seri.

Casca all’occhio, a tal proposito, l’ipotesi di vietare il fumo negli spazi verdi urbani in modo generalizzato, che tanto rimembra l’obbligo di mascherine all’aperto che poteva essere disatteso solo se trovatisi in alta montagna o nell’assoluta certezza di non incontrare anima viva. Qui però gli intenti e gli obiettivi di lungo termine paiono molto meno sfumati e decisamente più nitidi. Si è affermato ormai il paradigma di un potere neototalitario di stampo liberale che ha fuso paternalismo e accentramento governativo, pedagogia comportamentale ed etica di Stato. Quanto avvenuto in tempi di Covid (questi e quelli futuri saranno sempre “tempi di Covid”) deve aver convinto anche i più riottosi ad abituare le masse al nuovo significato di “salvaguardia della salute”, obiettivo da perseguire con mezzi estremamente coercitivi e ricattatori, guidando passo per passo la nostra condotta di cittadini asserviti ad un potere che non si vede, non si avverte ma che opera incessantemente alla nostra progressiva (auto)distruzione. I diritti calpestati durante l’emergenza sanitaria sono ancora lì, col sangue che copioso cola dalle nostre ferite. Ma c’è di più. Nel dibattito sul fumo c’è, in piccolo, quello sulla crisi climatica: vi è la convinzione sottintesa che soltanto la regolazione pubblica può spingere gli individui ad adottare comportamenti che riducano le esternalità negative scaricate sugli altri.

Ai fumatori che contesteranno la limitazione della loro libertà, si risponderà loro che non si rendono conto che la loro scelta di fumare finisce per incidere sul perimetro delle libertà altrui. Posti questi assunti, che di filosofico (con buona pace di Kant) hanno ben poco e che invece tanto sanno di moralismo bugiardo e intollerante, è facile giungere al parallelismo con la necessità, in nome del bene supremo del momento, di rinunciare ad alcune libertà, come quella di non vaccinarsi, per proteggerne altri, giudicate più importanti. Si subordina il senso di una equivocata responsabilità dei cittadini ad un summa di obblighi e divieti scritti sull’acqua e del tutto arbitrari, perchè obbedienti a logiche del tutto lontane da una ben definita legittimità. Quanto margine resta all’uomo di riprendersi ciò che è suo? Soprattutto, quanto tempo gli resta per non soccombere definitivamente?

Tags: fumatorigoverno Melonisalutismo
Articolo precedente

Rileggendo Manzoni. Un’opera identitaria e nazionale

Prossimo articolo

“Siete sulla strada sbagliata”. Pechino avverte Biden e chiede un cessate il fuoco in Ucraina

Gianluca Kamal

Correlati Articoli

È arrivato il Partito Postdemocratico Unito…
Il punto

È arrivato il Partito Postdemocratico Unito…

di Maurizio Bianconi
23 Marzo 2023
1

Destra e sinistra è una scansione storicizzata alla quale sarebbe insensato sottrarsi. Anche se fosse avvenuto quello che Luca Ricolfi...

Leggi tutto
Ordini da Bruxelles: che la mattanza sociale abbia inizio

Ordini da Bruxelles: che la mattanza sociale abbia inizio

16 Marzo 2023
Se il centrodestra si dimentica di fare il centrodestra….

Se il centrodestra si dimentica di fare il centrodestra….

15 Marzo 2023
“Ricostruiremo l’Ucraina”, dicono. Ma con quali soldi (e chi paga)?

“Ricostruiremo l’Ucraina”, dicono. Ma con quali soldi (e chi paga)?

22 Febbraio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
“Siete sulla strada sbagliata”. Pechino avverte Biden e chiede un cessate il fuoco in Ucraina

"Siete sulla strada sbagliata". Pechino avverte Biden e chiede un cessate il fuoco in Ucraina

Commenti 1

  1. tommaso bisi griffini says:
    2 settimane fa

    Prima di rompere le palle ai fumatori, ai bevitori di vino, ai mangiatori di carne bovina e suina. bisogna mettere la pena di morte per gli spacciatori di droga. Quella roba li è quella che fa veramente male!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

29 Marzo 2023
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

29 Marzo 2023
Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

29 Marzo 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In