• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 30 Marzo 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

“Il Mostro”, politica e malagiustizia. L’altra verità di Matteo Renzi

di Silvano Moffa
16 Ottobre 2022
in Home, Penna Pellicola Palco
0
“Il Mostro”, politica e malagiustizia. L’altra verità di Matteo Renzi
       

Può piacere o meno, ma una cosa è certa: Matteo Renzi è fra i pochi politici che non le mandano a dire. Non è tipo che si nasconde e sfugge alle critiche. Le sue esternazioni non sono mai banali. E se è riuscito persino a trasformare una certa inclinazione egocentrica, supponente e talvolta presuntuosa in abbondanti dosi di antipatia, non per questo ne vanno sottovalutate le doti di mattatore, di personaggio a volte scomodo a volte utile, comunque unico nel teatrino della politica italiana. Gli va dato atto di essere riuscito ad attraversare confuse e contradditorie stagioni della politica senza mai rinunciare a quel marchio da guastafeste che gli hanno appiccicato addosso più gli “amici” che gli avversari. Dove il termine amici, debitamente virgolettato, sta ad indicare la schiera dei malpancisti che nel Pd gli hanno fatto la guerra, dopo i nefasti esiti di un referendum talmente personalizzato da svuotarne il significato e il valore riformatore. Esiti che ne hanno segnato il destino e il percorso. Ma non è di questo che qui ci interessa parlare, bensì del suo ultimo libro dal titolo, al tempo stesso provocatorio ed efficace, Il Mostro.

“Sono un uomo felice”, confessa Renzi all’inizio. ”La lamentazione di chi si compiace nel farsi compiangere non mi appartiene. Io sono altro, io sono altrove. Io sono felice. E questo mi fa vivere bene, affrontando anche una mole di ingiustizie e di scandalose aggressioni che mi hanno trasformato agli occhi di molti italiani in un mostro. Gli americani la chiamano “character assassination”: è la distruzione della reputazione delle persone. In una stagione della storia in cui il mi piace sembra essere l’unica cosa che conta, la distruzione della reputazione è un danno enorme”. La reputazione appunto. Quel sentimento valoriale che ogni politico dovrebbe avere a cuore e salvaguardare. Renzi lo fa, con coraggio e senza infingimenti, con un libro-denuncia. Un libro in cui “racconto dei fatti. Atti e fatti. Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche. Ci sono dei dati di fatto”.

Quali fatti e quali atti? “Hanno arrestato i miei genitori con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i mie messaggi di Whats-App, hanno coinvolto strutture dei servizi di intelligence non solo italiani. Io non voglio fare la vittima. Voglio raccontare ciò che è successo dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie. Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale, convinto che la legge sia uguale per tutti. Per i politici, certo. Ma deve essere uguale per tutti davvero, anche per certi magistrati, anche per certi giornalisti”.

Renzi mira dritto al tema di fondo: lo scontro magistratura-politica. Uno scontro sempre raccontato con una voce sola. Come in un film western: da una parte i buoni (i magistrati) dall’altra i cattivi (i politici). Un “film dell’orrore”, scrive.  Una sorta di “pensiero unico che vuole la politica colpevole di tutto e i magistrati simbolo della santità e della perfezione”.

Di chi la colpa di una tale trasfigurazione delle realtà? Per l’ex presidente del Consiglio non ci sono dubbi: “Il principale colpevole di questo racconto è la pavidità pigra e mediocre della classe politica prima ancora che il protagonismo di qualche toga: è la paura che fa la differenza in questi casi. Troppi scelgono il silenzio perché temono conseguenze più gravi. Perché troppe volte la classe politica per convenienza o per viltà ha chinato il capo. E molti politici hanno accettato uno strisciante e sottile ricatto: starsene zitti e buoni nella convinzione che la campana sarebbe suonata per gli altri. Da anni ci sono forze politiche che confondono la giustizia con il giustizialismo. Che scambiano la trasparenza con la gogna. E che in nome del tutti colpevoli, nessuno onesto hanno ridicolizzato il servizio della cosa pubblica arrivando al paradosso per cui in pochi pagano davvero. E quelli che pagano spesso pagano per tutti”

Forte di questa convinzione che, ammettiamolo, non fa una piega, soprattutto dopo le clamorose rivelazioni dell’ex presidente dell’Associazione magistrati, Luca Palamara, sul “sistema” corrotto e corrosivo della magistratura e del Csm, suo organo di controllo, Renzi snocciola le questioni che lo hanno visto sul banco degli imputati. A partire dalle indagini sulla fondazione Open, quella che organizzava la manifestazione Leopolda, accusata di finanziamento illecito, come fosse il luogo in cui si organizzava una corrente del Pd, e quindi un partito politico. Tesi successivamente affossata dalla Cassazione che ha definito l’attività istruttoria del Pm di Firenze “un inutile sacrificio di diritti”. “La Cassazione – scrive ancora Renzi – per cinque volte dà torto ai PM, ma ormai il danno mediatico e politico è fatto. Perché siamo in un tempo in cui le sentenze della Cassazione valgono meno di un Talk show e dei tweet”.

Il calvario giudiziario si snoda per diverse puntate e una serie di ricostruzioni e rivelazioni che lasciano il lettore basito di fronte alla grossolanità degli impianti accusatori e la persecuzione lamentata da Renzi. Nei venti punti finali del capitolo conclusivo si trovano aspetti inquietanti delle vicende descritte con dovizia di particolari e riferimenti temporali e documentali difficilmente smentibili, scorrono i nomi e cognomi dei Pm che hanno curiosato nelle faccende familiari, private e non dell’ex presidente del Consiglio, senza cavare un ragno dal buco e , anzi, oscurando e infangando  la reputazione di un uomo politico, discutibile quanto si vuole per le sue posizioni politiche, ma assurdamente messo sulla graticola come fosse un delinquente comune. Anzi, un mostro, come lui stesso si definisce. Suona come un monito la frase scritta da Matteo Renzi quasi a chiusura del libro: “Voglio che arrivi forte e chiaro il messaggio che si fa politica per cambiare le cose e combattere le ingiustizie che ci sono nel mondo. E allora se all’improvviso l’ingiustizia ti viene incontro e ti colpisce personalmente, lì capisci che non puoi cadere. Che ciò che fai per te vale anche un messaggio agli altri”.

MATTEO RENZI “IL MOSTRO”, Piemme edizioni. Pp. 189, euro 17,90

Tags: giustiziamagistraturaMatteo Renzi
Articolo precedente

Il giovane rincoglionito (ma responsabile) che applaude il neo totalitarismo

Prossimo articolo

Prima ti finanzio poi ti strangolo. La morsa di Pechino sui Paesi in via di sviluppo

Silvano Moffa

Correlati Articoli

Il digiunatore carcerato e la strana coppia. Cronaca di un casino evitabile
Home

Il digiunatore carcerato e la strana coppia. Cronaca di un casino evitabile

di Massimo Weilbacher
4 Febbraio 2023
1

Chissà se Neil Simon, l’autore de la Strana Coppia - la celeberrima commedia di Broadway poi cult movie con Jack...

Leggi tutto
“La guerra dei trent’anni”: Facci racconta (ancora) Tangentopoli e le sue conseguenze

“La guerra dei trent’anni”: Facci racconta (ancora) Tangentopoli e le sue conseguenze

3 Ottobre 2022
Quante ipocrisie e quanti veleni contro Giovanni Falcone. Il libro-verità di Claudio Martelli

Quante ipocrisie e quanti veleni contro Giovanni Falcone. Il libro-verità di Claudio Martelli

28 Settembre 2022
La destra ha vinto. Ora inizia la vera partita.

La destra ha vinto. Ora inizia la vera partita.

27 Settembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Prima ti finanzio poi ti strangolo. La morsa di Pechino sui Paesi in via di sviluppo

Prima ti finanzio poi ti strangolo. La morsa di Pechino sui Paesi in via di sviluppo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

29 Marzo 2023
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

29 Marzo 2023
Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

29 Marzo 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In