Molti dei miei amici, che non condividono la mia stessa passione per il calcio, approfittano di questi tempi per convincermi sulla mia inutile passione. Appunto. Mi ripetono che il calcio non è più quello di una volta. Che il calcio è solo una questione di soldi. Che il calcio serve a chi ne vuole fare di più per poterli fare.
Di questi tempi poi, che il vertice Fifa, cioè l’organismo supremo che governa il calcio mondiale, è stato scoperto corrotto, sembra davvero un esercizio che supera i confini della capacità di intendere e volere quello di chi, come me, si appassiona al calcio.
Allora, come mi capita spesso quando non riesco a trovare le parole giuste, per difendermi uso consigliare un libro che possa dimostrare le mie ragioni. Cominciando a far capire ai miei amici della razza in premessa che sono consapevole che questo calcio non merita rispetto. Ma sono altrettanto consapevole che ne esiste, perché esistito, e ne esisterà, nonostante le minacce, uno migliore, diverso, magari non pubblicizzato come quello di questi tempi. Esiste ed esisterà perché sta nella natura dell’uomo che fino a quando, e cioè da bambino, conosce istintivamente la magnificenza di dare un calcio al pallone per vederlo oltrepassare la linea più o meno immaginaria che unisce due pali, si appassionerà a questo che resta lo sport più bello al mondo.
Dicevo il libro. Trovo quello di Gennaro Malgieri, dal titolo Il pallone smarrito, la giusta risposta a chi ci vuole convincere che il calcio non va più seguito. Malgieri, paradossalmente, scrive questo libro proprio per dimostrare la decadenza del calcio moderno riuscendo a dimostrare come il Campionato del mondo di calcio, quello ultimo giocato in Brasile, ne sia stato l’apoteosi. Insomma, la fine di un certo tipo di calcio.
Malgieri – secondo me con un’idea semplice quanto straordinaria – racconta giorno per giorno, partita per partita, il mondiale. Realizzando un diario – tipico dei sognatori come me che fantasticano come solo il calcio sa far fantasticare e credono di poter mettere tutto in un cassetto a futura memoria per rivivere le emozioni – che finisce per essere la cronaca di un funerale annunciato. Quello del calcio del potere. Malgieri – da autentico sognatore – oltre a farci prendere consapevolezza dei limiti che stiamo vivendo, riesce a non farci perdere la speranza. Il calcio del popolo non muore mai. Leggendo le pagine del suo diario, infatti, è facile- nonostante, per non dire grazie proprio, le evidenti denunce che l’autore muove – immergersi nelle atmosfere del calcio popolare. Fantastico. Giocato quotidianamente da un collettivo immaginario.
Malgieri riesce in questa magia rievocando uomini e circostanze che gli rendono merito perché fanno da contraltare alla Fifa, a Blatter e a tutto quanto denunciato con rara capacità già un anno prima. Su tutti mi piace ricordare in questa sede, per affinità di aneddotica, quello dell’Athletic Bilbao e quello di Garrincha. Sono sempre stato affascinato dal modello esistenziale applicato al calcio che la dirigenza basca ha portato in giro per il mondo.
Il Bilbao – a parte la fantastica maglia – è la comunità di uomini, e donne, che si riconosce in qualcosa di più di una squadra di calcio. È una Patria che non perde occasione per mostrare i propri valori d’indipendenza e autodeterminazione di un popolo. Per indossare quella maglia devi condividerli. Altrimenti giochi con altre casacche. Che dire poi del giocatore del Brasile degli anni sessanta e settanta. Proprio dopo la vittoria nel Mondiale di calcio del 1962 rispose all’allora Presidente della Repubblica brasiliana, che aveva accolto i giocatori come eroi nazionali, di desiderare la liberazione di un uccellino che lo stesso capo di Stato teneva in una gabbia. Per la cronaca, i suoi compagni di squadra approfittarono della generosità del Presidente per chiedere in regalo e in premio appartamenti e macchine di lusso. Ecco.
Ricordarmi il Bilbao e Garrincha – ma nel libro c’è molto di più –mi basta per zittire quanti hanno avuto la sfortuna di non avere cittadinanza nell’unica Patria che – per il momento – merita la passione umana. Il calcio. Bravo e grazie Malgieri.
Gennaro Malgieri
IL PALLONE SMARRITO
Edizioni Tabula Fati, Chieti
Ppgg. 112, euro 10.00