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Il racconto/ Caro signor Alighieri le faremo sapere….

di Eugenio Pasquinucci
29 Luglio 2018
in Home, Società&Tendenze
0
Il racconto/ Caro signor Alighieri le faremo sapere….
       

 

 

Tutto ha luogo negli uffici della casa editrice “Il Pensiero Unico”, dove opera il dirigente incaricato a scoprire nuovi talenti.

“Avanti !”

“Buongiorno .” entra un giovane con il naso un po’ adunco, molto serio.

“Lei è il signor …?”

“Dante ..”

“Ah, come l’olio!”

“Veramente…”

“Mia mamma compra sempre l’olio Dante !”

“Sì, Dante Alighieri. “

“Va bene, signor Alighieri, spero non mi faccia perdere tempo come lo scrittore precedente. Mi ha presentato un romanzo, un po’ pizzoso, che io definirei cattolico reazionario. Si figuri che incensava la verginità prematrimoniale, che nemmeno i preti oggi auspicano. Ho fatto presente che era un po’ troppo bigotto, mi ha ribattuto che descrive anche la codardia di certi preti, come se non lo sapessimo! Aveva scelto una bella location, sul lago di Como, fa molto George Clooney, molto trendy. Mi aveva incuriosito la storia della monaca di Monza , gli ho suggerito di insistere su quel filone, magari intitolando lo scritto “Cinquanta sfumature di suora “, oltretutto quelle sorelle si vestono sempre di grigio ! E poi con l’autodromo di fianco, veramente on the road !”

“Io ho scritto ben altro, se ha avuto modo di leggere le bozze che le ho fatto pervenire.”

“Sì, ho letto, ho letto, interessante, buona l’idea, ma ci sono alcune criticità che volevo sottoporle. Per prima cosa mi parla di un suo maestro, tale Brunetto Latini, che mette all’Inferno tra i sodomiti . Se la comunità gay mi legge queste strofe, siamo rovinati !”

“Sì ma io parlo bene di Brunetto, descrivo la sodomia come un fatto normale, tanto diffuso da essere chiamata il vizio fiorentino dai francesi del tempo e i gay di allora erano chiamati addirittura Florenzen dai tedeschi.”

“D’accordo , signor Alighieri, però sempre all’inferno ce li mandati. Ma fosse solo questo il problema : poi mi scrive una patetica invocazione patriottica, veramente sciovinista :” Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza cocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello.”

“Direi molto attuale.”

“Sì ma fa il paio con quanto scritto da un altro giovane autore, un certo Leoni, o Giaguari, mi scusi Leopardi.

Costui è andato ancora più in là, prima mi scrive: “ Mia patria è l’Italia, per la quale ardo d’amore, ringraziando il cielo di avermi fatto italiano “ che è un po’ razzista se vogliamo, poi peggiora ancora più le cose : “Quando tutto il mondo fu cittadino romano, Roma non ebbe più cittadini ; e quando cittadino romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo : l’amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto.” Si rende conto cosa ha scritto questo triste ragazzino ? Un vero esempio di sovranista, un reazionario oppositore dello ius soli ! E’ con questi fomentatori che i Salvini e la Meloni mestano nel torbido”

“Pape Satàn, pape Satàn Aleppe!”

“Mi scusi ?”

“Niente, niente, proceda pure.”

“Ma non abbiamo finito, caro Alighieri, ciò che mi indigna e rende assolutamente impubblicabile la sua commedia, che lei insiste a chiamare divina, è il canto su Maometto. Lei prima lo accusa di essere un profeta che causò divisioni fra gli uomini, poi nella raffigurazione infernale me lo descrive come un dannato tagliato in due “dal mento al tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia “ ! Ma lei o è matto o ci vuole tutti morti ! Ma in confronto Charlie Hebdo era un giornaletto per educande ! Ma si rende conto che se le pubblico la sua commedia io sono finito ?”

In quel momento entra nella stanza un giovane pelatino, con la barba sfatta, dall’aspetto un po’sfigato.

“Oh ciao Roberto ! Come stai ? Visto che sei qui, ti affido questo apprendista scrittore, si fa chiamare Dante, spiegagli un po’ tu come si scrive un libro, dagli qualche dritta, fagli da guida, perché un po’ di talento ce l’ha il ragazzo ! Pensa che ha scritto l’Inferno, robetta in confronto al tuo Gomorra. ”

E i due uscirono a riveder le stelle…

 

Tags: Dante AlighieriGiacomo Leopardiletteratura italiana
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