• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 28 Gennaio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Estera

Il risiko del ministro Guerini: Cina, Russia, Turchia minacciano l’Italia

di Lorenzo Vita
23 Aprile 2021
in Estera, Guerre e pace
0
Il risiko del ministro Guerini: Cina, Russia, Turchia minacciano l’Italia
       

L’audizione del ministro Lorenzo Guerini alla Commissione esteri della Camera lancia un segnale molto chiaro nei confronti dell’Italia: il Mediterraneo è cambiato. Ed è un cambiamento che rischia di rovesciare completamente i parametri di riferimento di un paese che per troppo tempo ha dimenticato – o quantomeno sottostimato – i pericoli derivanti dal Mare Nostrum. Non c’è solo la Libia, su cui comunque la Difesa italiana non ha mai smesso di impegnarsi anche attraverso l’operazione Irini e la presenza dei nostri militari nei nostri avamposti sulla costa. Il focus italiano si è spostato anche al dì la Mediterraneo centrale, investendo aree in cui fino a questo momento il coinvolgimento di Roma è apparso meno forte sia sotto il profilo mediatico che sotto quello politico. Ma sono settori in cui l’impegno dell’Italia diventa ogni giorno più fondamentale soprattutto perché altri attori stanno prendendo lentamente il sopravvento. Rivoluzionando in questo modo gli equilibri di un mare piccolo ma sovraffollato.

Per Guerini, che è da sempre considerato uno dei principali esponenti del “partito” euro-atlantico all’interno del Pd e dell’esecutivo italiano, i problemi principali in questo momento sono Cina, Russia e Turchia. Ed è chiaro che è su questa direttrice che si fondano le prossime missioni italiane, unite al forte richiamo all’Alleanza atlantica e al ruolo dell’Unione europea. “È sempre più evidente il rafforzamento della presenza e dell’influenza di Russia e Cina che, sebbene si sviluppi su filoni anche collaterali a quello militare – con particolare riferimento al modus operandi di Pechino –  ci interpellano quali fattori di lungo periodo per interpretare lo scenario e mettere in atto strategie efficaci per la tutela dei nostri interessi” ha spiegato Guerini. Un messaggio che non lascia spazio a dubbi sull’importanza che hanno questi attori nella strategia italiana e che servono anche a far comprendere le prossime mosse del Paese. Non solo per quanto riguarda la Libia, ma anche per quanto riguarda il Mediterraneo orientale, area sempre più importante nelle strategie delle superpotenze.

Il ministro Guerini

Uno dei passaggi più interessanti sotto questo profilo è quello legato alla possibilità di aumentare l’impegno italiano in Libano con il coinvolgimento di un’unità navale nella missione Unifil “anche con lo scopo di rafforzare la nostra capacità di sorveglianza e di intervento nell’area del Mediterraneo orientale”. Una scelta che si basa su due ragioni: evitare che la Cina entri in Libano con la possibilità di un impegno sotto egida Onu, confermare la presenza italiana nel Paese dei cedri (partner fin troppo dimenticato dell’Italia) dando anche un messaggio di presenza in un’area in cui la Turchia ha mostrato un certo dinamismo che ha messo a repentaglio la stabilità regionale. Guerini non ha evitato di parlare espressamente proprio delle azioni di Ankara in riferimento alla “definizione unilaterale degli spazi marittimi su cui le Autorità turche reclamano una giurisdizione esclusiva, a scapito dei Paesi confinanti e quindi delle attività che coinvolgono anche le nostre imprese”. Una presenza navale nel Mediterraneo orientale serve quindi non solo a ribadire la presenza italiana in Libiano, ma anche a confermarla in tutta l’area East-Med, sostenendo una Grecia che ha da tempo chiesto a Roma un maggiore intervento nella regione.

L’occhio è sempre puntato sulla Russia. Mosca è considerata un obiettivo strategico prioritario della Nato anche nel Mediterraneo. E dopo l’avvento di Joe Biden alla Casa Bianca sembra sempre più evidente la netta virata strategica dell’Alleanza nei confronti del Cremlino in qualsiasi area del mondo. Non solo in Europa orientale, quindi al confine con la Russia, ma anche nel Mediterraneo. Quello che preoccupa Guerini, stando alle sue dichiarazioni in Commissione, è soprattutto la capacità di Mosca di riuscire a inserirsi nel contesto mediterraneo sia con accordi di natura strategica sia con un vero e proprio continuo passaggio di mezzi militari che, di fatto, ha reso la Russia un attor imprescindibile dello scacchiere mediterraneo. I sottomarini russi solcano le acque del Mare Nostrum come non avveniva dai tempi della Guerra fredda. La conferma della presenza militare in Siria ha reso possibile mantenere delle ancore di fondamentale importanza nel Levante costruendo un passaggio sicuro dal Bosforo a Latakia. La presenza della Wagner in Libia ha cementato l’interesse russo per la Cirenaica ponendosi al centro dell’intero bacino marittimo. E gli accordi con alcuni attori-chiave del Nord Africa, a partire dall’Algeria e dall’Egitto fino al Sudan, consentono al Cremlino di monitorare tutta l’area del cosiddetto “Mediterraneo allargato”. E in questo senso, il segnale inviato con l’arresto di Walter Biot e l’espulsione dei diplomatici russi dal nostro Paese conferma una certa presa di posizione dell’Italia sul fronte dei rapporti tra Occidente e Russia.

Guerini ha parlato anche di Hormuz, choke point fondamentale per il commercio mondiale e soprattutto per il petrolio, ma anche uno dei luoghi più bollenti del mondo per le tensioni tra Iran, Israele e Stati Uniti. L’Italia, a detta del ministro, e previa autorizzazione parlamentare, potrebbe presto prendere parte alla missione europea Emasoh nell’area. La “Missione di sorveglianza marittima a guida europea nello Stretto di Hormuz” avrebbe anche il beneplacito del Consiglio di cooperazione del Golfo, ha spiegato il ministro della Difesa, che ha ribadito come la guerra in Yemen e la postura dell’Iran siano elementi che rendono instabile l’area. L’Italia, dice Guerini, può contribuire “in varie forme, dalla cooperazione bilaterale con i Paesi del Golfo alla salvaguardia del diritto internazionale marittimo, ed in questo senso intendiamo, qualora approvato dal parlamento, prendere parte all’iniziativa marittima europea Emasoh”. Un altro segnale dell’impegno in aree considerate prioritarie per gli interessi italiani – che da sempre ha un occhio di riguardo per il Golfo Persico e anche per l’Iran – ma che indica anche lo spostamento di Roma su posizioni molto più nette quanto al coinvolgimento nelle missioni internazionali a guida euro-atlantica.

Tags: CinageopoliticaLibanoLibiaLorenzo GueriniMediterraneoMinistero della DifesaRussiaTurchia
Articolo precedente

Le ricette keynesiane di Draghi, gli intrighi del PD e l’impazienza di Salvini

Prossimo articolo

L’altro 25 aprile/ Vertex Teatro presenta il dramma “La Libertà”, dedicato al sangue dei vinti

Lorenzo Vita

Correlati Articoli

L’allarme del generale Bertolini: “Con l’invio di nuove armi stiamo entrando in un guerra non nostra”
Home

L’allarme del generale Bertolini: “Con l’invio di nuove armi stiamo entrando in un guerra non nostra”

di Redazione
25 Gennaio 2023
1

"La Germania ormai, da un punto di vista della condotta di una politica estera nei confronti dell'est autonoma, ha le...

Leggi tutto
La cultura russa tra letteratura e filosofia. Il nuovo libro di Pierfranco Bruni

La cultura russa tra letteratura e filosofia. Il nuovo libro di Pierfranco Bruni

25 Gennaio 2023
Geofilosofia/ Noi siamo i Mediterranei delle culture

Geofilosofia/ Noi siamo i Mediterranei delle culture

21 Gennaio 2023
Iran-Russia. Io do un drone a te, tu dai un jet a me…

Iran-Russia. Io do un drone a te, tu dai un jet a me…

18 Gennaio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
L’altro 25 aprile/ Vertex Teatro presenta il dramma “La Libertà”, dedicato al sangue dei vinti

L'altro 25 aprile/ Vertex Teatro presenta il dramma "La Libertà", dedicato al sangue dei vinti

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Sgarbi e ricatti islamici/ Perchè è giusto pretendere il rispetto della nostra identità

Sgarbi e ricatti islamici/ Perchè è giusto pretendere il rispetto della nostra identità

27 Gennaio 2023
Marcello Veneziani/ Perchè non celebro (e non incenso) Gianni Agnelli

Marcello Veneziani/ Perchè non celebro (e non incenso) Gianni Agnelli

27 Gennaio 2023
Dalla Germania non solo Leopard. E sul Reichstag sventola bandiera bianca

Dalla Germania non solo Leopard. E sul Reichstag sventola bandiera bianca

27 Gennaio 2023
Un’unica data per ricordare tutti gli orrori

Un’unica data per ricordare tutti gli orrori

27 Gennaio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In