Ali Kalora, capo dei mujahidin dell’Indonesia orientale (Mujahideen Indonesia Timur o Mit), è stato ucciso da una task force congiunta della polizia e dell’esercito. Kalora era ricercato dal 2016 quando aveva preso le redini del gruppo terroristico legato all’Isis, dopo l’uccisione del precedente leader Santoso, ma era sempre riuscito a fuggire grazie alla sua conoscenza del territorio montuoso di Poso (Sulawesi centrale), dove si nascondeva.
Il 18 settembre è stato individuato da un’unità della fanteria dell’esercito nel villaggio di Astina ed è stato eliminato. Il compagno Jaka Ramadhan, noto con il nome di Rama, si è fatto saltare in aria, mentre quattro altri quattro terroristi poi identificati dalla polizia sono riusciti a scappare. Il comandante militare locale, il generale Farid Makruf, e l’ispettore capo della polizia di Sulawesi centrale, Rudy Sufahriadi, hanno confermato la morte del terrorista più ricercato del Paese. Kalora era conosciuto per la brutalità con cui tormentava la popolazione cristiana locale di Poso. Un tempo nota località balneare, tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo secolo, la città è stata testimone del conflitto settario tra cristiani protestanti ed estremisti musulmani.
Fonte Asianews