L’amministrativista ed ex assessore regionale Gaetano Armao tuona contro le nomine ai vertici di Riscossione Sicilia annunciate dal governatore Crocetta. L’ex pm Antonio Ingroia non si è ancora insediato, ma pare che le grane per il suo incarico siano solo all’inizio. E per muovere le proprie critiche per niente tenere, Armao sceglie il social network facebook: “La nuova composizione del cda di Riscossione Sicilia ‘proclamata’ da Crocetta – scrive sul suo diario virtuale – è illegittima in quanto in violazione della normativa sulla spendig review (d.l. 6 luglio 2012, n.95 convertito dalla l. 7 agosto 2012, n. 135, art. 4) secondo la quale consigli di amministrazione delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni dovranno essere composti da non più di tre membri. Di questi, due devono essere dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione- E invece, nel CdA nominato, senza entrare nel merito delle professionalità prescelte, c’è solo un dipendente dell’Amministrazione regionale”.
Armao va giù duro contro le nomine e, codici alla mano, elenca le irregolarità delle procedure rispetto alle norme di legge: “queste disposizioni aggiunge – si applicano direttamente in Sicilia come statuito dalla Corte costituzionale e prescritto dalla Direttiva Ass. Economia 20 agosto 2012, n. 5338”.
Da docente di diritto amministrativo qual è, l’ex assessore traccia un percorso per i parlamentari della I Commissione all’Assemblea regionale, chiamati a ratificare le nomine: “la violazione – spiega – determina un chiaro danno erariale e la competente Commissione dell’ARS non può dare parere favorevole in merito, gli eventuali atti adottati dal Consiglio così nominato sarebbero illegittimi”.
Infine l’ultima sferzante stoccata al governatore: “Sarà forse coerente con la fantasmagorica ‘spentikriviut’ di Crocetta, ma con la revisione della spesa questa scelta non si concilia proprio”.
Alberto Samonà – www.ilsitodipalermo.it