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Iran, continuano le proteste e la repressione s’inasprisce

di Domenico Bonvegna
28 Dicembre 2022
in Home, Mondi
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Iran, continuano le proteste e la repressione s’inasprisce
       

Ogni anno Papa Francesco in questi giorni di festa invita i cristiani e gli uomini di buona volontà a non dimenticare i conflitti armati che stanno procurando vittime e violenze, discriminazioni sociali, politiche e religiose in diversi Paesi del mondo. In particolare quest’anno ha ricordato gli ucraini, i popoli del Medio Oriente, compresi gli iraniani. Ecco a proposito di questo Paese, mi ha colpito il servizio apparso su “Gatestone Institute” del 24 dicembre scorso. C’è un particolare inquietante che non viene raccontato nella dura repressione delle manifestazioni di protesta del popolo iraniano nei confronti del regime degli ayatollah di Teheran. Si tratta della cosiddetta milizia dei Basij, leggo da Wikipedia: “milizia paramilitare composta da personale volontario, dipendono funzionalmente dal Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Vennero creati nel 1979 per reperire volontari da utilizzare nella guerra Iran-Iraq, conflitto nel quale si resero protagonisti di molti attacchi mal organizzati e con moltissime vittime di giovane età. Ad oggi i Basiji svolgono soprattutto funzioni ausiliare e di supporto alla polizia e alle guardie della rivoluzione islamica nella gestione della pubblica sicurezza, ordine pubblico, organizzazione di manifestazioni religiose, assistenza sociale, moralizzazione della società e repressione del dissenso. Ha una sua sede nella maggior parte delle principali città dell’Iran”.

Pertanto secondo Majid Rafizadeh, studioso e collaboratore di “Gatestone institute”, il fatto inquietante è “che i membri dei Basij appaiano in borghese rende estremamente difficile per le persone identificarli prima di essere attaccati. L’agenzia di stampa Iran International ha riferito: “Secondo il sito web di notizie Rouydad24 a Teheran, quando le persone producono prove di essere state picchiate o arrestate da individui in borghese o anche quando emergono video di agenti in borghese che arrestano, picchiano o sparano ai manifestanti, il governo afferma sempre che erano ‘elementi canaglia’ …” Dal 1999… Alcuni addetti ai lavori del regime hanno cercato di convincere le forze di sicurezza a rilasciare uniformi a tutte le forze dell’ordine, senza successo. Le forze di sicurezza sono sotto il comando del sovrano iraniano Ali Khamenei che ha bisogno di agenti in borghese per salvare il regime dal popolo.” – Iran International, 19 ottobre 2022”. ( Majid Rafizadeh, Addestrati a uccidere: il gruppo di milizie dei mullah iraniani, 24.12.22, Gatestoneinstitute.org)

Continuo citando Rafizadeh, “I mullah al potere sostengono che i Basij sono un gruppo volontario, ma i suoi membri sono pagati. In effetti, il regime designa un grande budget per il gruppo ogni anno. Il Basij secondo quanto riferito, è uno dei maggiori investitori nella Borsa iraniana. Coloro che si uniscono al gruppo ricevono incentivi finanziari e non monetari, come un accesso più facile alle università, l’ottenimento di prestiti bancari, sovvenzioni e l’occupazione.

Invece di predicare sui diritti umani, le Nazioni Unite e l’Unione europea devono urgentemente imporre severe sanzioni e tagliare il flusso di fondi al regime e al gruppo paramilitare e mercenario dell’IRGC per costringerli a fermarsi”. Lo studioso critica l’Unione Europea impegnata a placare i mullah al potere in Iran che stanno consegnando armi alla Russia con cui uccidere gli ucraini, e le Nazioni Unite chiudono un occhio sui massicci crimini contro l’umanità commessi in Iran.

Intanto l’establishment teocratico è stato scosso da continue proteste anti-regime per quattro mesi, e le autorità iraniane sembrano ricorrere a ogni possibile modalità di repressione per reprimere i manifestanti. “Questi metodi violenti includono sparare ai manifestanti, ferire e uccidere persone, giustiziare manifestanti, migliaia di arresti, torture fisiche e mentali, violenza sessuale e stupro di minori”.

Continua il racconto dello studioso “Il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) ha concesso ai Basij ampi poteri che hanno permesso ai suoi membri di agire come polizia religiosa e morale, far rispettare le leggi rivoluzionarie del regime, monitorare le attività quotidiane delle persone, reprimere le proteste anti-regime, operare in paesi stranieri, organizzare eventi religiosi in tutto l’Iran e reclutare e addestrare bambini soldato per l’IRGC”.

Tags: Iran
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