Sta per scadere l’ultimatum che il premier kossovaro Kurti ha rivolto ai manifestanti dei comuni serbi del nord della regione, imponendo loro di rimuovere le barricate erette nella giornata di ieri alla periferia di Kosovska Mitrovica e di altri comuni a maggioranza serba. Qualora i manifestanti rifiutassero di obbedire, il premier ha disposto l’intervento delle ROSU (le forze speciali della polizia kossovara) per la rimozione dei blocchi stradali. Al momento i manifestanti non sembrano avere intenzione di cedere all’ultimatum di Pristina. Unica concessione fatta da Pristina ai serbi del Kossovo, il rinvio delle elezioni amministrative anticipate – previste originariamente per il prossimo 18 dicembre – al 30 aprile del nuovo anno.
La decisione di Kurti ha provocato l’immediata reazione di Belgrado: il presidente Vucic ha convocato per le 19 una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale: in discussione la misura da adottare in caso di intervento del ROSU contro la popolazione serba. Secondo alcune fonti serbe le forze armate sarebbero state poste in stato di massima allerta, mentre numerose unità dell’esercito serbo sono state schierate lungo il confine non riconosciuto con il Kossovo. La mediazione della Kfor (la forza di interposizione internazionale) al momento non sembra aver prodotto risultati.