• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 5 Ottobre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

La conferenza sulla Libia? Per l’Italia l’ennesima occasione perduta

di Gian Micalessin
13 Novembre 2018
in Home, Mondi
0
La conferenza sulla Libia? Per l’Italia l’ennesima occasione perduta
       

Non sappiamo se questa mattina il generale Khalifa Haftar, si materializzerà, come annunciato, nei saloni di Villa Igea. Sappiamo però che regalando all’effimero generale il ruolo di ritrovato Godot l’Italia ha buttato alle ortiche la Conferenza di Palermo.

L’obbiettivo dell’appuntamento internazionale era quello di restituire all’Italia il suo ruolo di nazione guida nell’ambito degli sforzi internazionali per stabilizzare l’ex colonia, disarmare le milizie e riportarla alla sua unità statale. In poche parole ritagliarci il ruolo d’indispensabile ago della bilancia.

Fin qui abbiamo fatto l’esatto opposto. Invece di utilizzare la nostra conoscenza dell’ex-colonia per confezionare un’azione politico-strategica capace di condizionare i vari capi fazione e attrarre le potenze regionali e internazionali, assai attive dietro le quinte dello scenario libico, abbiamo preferito rincorrere le provocazioni del presidente francese Emmanuel Macron. Così invece di allestire Villa Igea come una platea su cui esibire le nostre capacità di manovra all’interno del ginepraio libico l’abbiamo trasformata in un angusto ring dove vendicare i tentativi francesi di sottrarci l’iniziativa politica. Prigionieri di questa ossessione abbiamo trasformato Haftar nel simbolo della conferenza regalandogli un ruolo che neppure lui si sarebbe mai sognato di rivendicare.

In tutto questo ci siamo dimenticati di confezionare una proposta da sottoporre ai nostri ospiti. Per ora tutto quel stiamo offrendo agli interlocutori libici e internazionali convocati a Villa Igea è di trasformarci nei fedeli esecutori del nuovo piano per la stabilizzazione della Libia presentato mercoledì scorso al Palazzo di Vetro dall’inviato del segretario generale dell’Onu Ghassan Salame. Se il nostro obbiettivo si limitava a questo allora potevamo anche far a meno di portar avanti lo scontro con la Francia. Il piano Salamè spostando al 2019 la prima data possibile per le elezioni in Libia basta da solo a risolvere il contenzioso con Parigi. Un contenzioso innescatosi quando Macron impose il prossimo 10 dicembre come data ineludibile del voto dopo un sbrigativo incontro parigino con Haftar, il premier Fayez Al Serraj, il presidente del parlamento di Tobruk Aguila Saleh e il capo dell’Alto Consiglio di Stato Khaled al Meshri.

L’altro clamoroso testa coda in cui siamo incappati inseguendo l’Haftar-Godot e lo scontro con Parigi è l’aver scordato che il nostro imprescindibile referente libico – per quanto debole, incapace e inconsistente – resta per ora il premier libico Fayez al Sarraj. Più che un cavallo di razza è ormai uno sfiancato ronzino , ma per il momento lui e alcuni dei suoi assai impresentabili alleati e sostenitori (Fratelli Musulmani compresi) sono gli unici in grado di garantirci una presenza in quella Tripolitania dove, oltre ai terminali del nostro gas e del nostro petrolio, dobbiamo tener d’occhio i trafficanti di uomini pronti a riversare sulle nostre coste altre ondate di migranti.

Per inseguire le nostre ossessioni abbiamo accettato, invece, di non far rientrare a Tripoli, dallo scorso agosto ad oggi, quell’ambasciatore Giuseppe Perrone accusato da Haftar di aver messo in discussione la data elettorale del 10 dicembre. Rinunciando al nostro ambasciatore ci siamo privati di un elemento indispensabile per esercitare un’effettiva azione politica. Arrivando all’assurdo di delegare a Giuseppe Conte, ovvero al premier di un paese che punta a recuperare l’ambizioso ruolo di ago della bilancia, l’umiliante compito di pietire l’arrivo del generale Haftar a Palermo.

Tags: Emmanuel MacrongasgeopoliticaGiuseppe ConteGiuseppe PerroneguerreKhalifa HaftarLibiaMediterraneoONUPalermopetrolio
Articolo precedente

Italiani seri/ Alfredo e Arturo Rocco, i giuristi dello Stato Nuovo

Prossimo articolo

Naufragi/ Un cargo maltese affonda la fregata norvegese H. Ingstad

Gian Micalessin

Correlati Articoli

G. Gaiani/ L’Occidente è sempre più stanco della guerra
Home

G. Gaiani/ L’Occidente è sempre più stanco della guerra

di Redazione
1 Ottobre 2023
0

Bilancio non proprio esaltante per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo viaggio oltreoceano. La Casa Bianca ha confermato l’afflusso...

Leggi tutto
L’Atlantismo non è una fede religiosa

L’Atlantismo non è una fede religiosa

26 Settembre 2023
Le varianti della modernità che l’Occidente non sa più capire e affrontare

Le varianti della modernità che l’Occidente non sa più capire e affrontare

16 Settembre 2023
Appuntamenti a Milano/ Perchè l’Italia ha dimenticato il suo mare. Con Marco Valle e Gian Micalessin

Appuntamenti a Milano/ Perchè l’Italia ha dimenticato il suo mare. Con Marco Valle e Gian Micalessin

14 Settembre 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Naufragi/ Un cargo maltese affonda la fregata norvegese H. Ingstad

Naufragi/ Un cargo maltese affonda la fregata norvegese H. Ingstad

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico

4 Ottobre 2023
AI Command immaginato da LS con Stable Diffusion

La NSA creerà un centro per la sicurezza dell’AI

3 Ottobre 2023
Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

2 Ottobre 2023
Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

2 Ottobre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In