• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 17 Agosto 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Rassegna Stampa

La grande svendita delle armi (usate) italiane

di Redazione
5 Giugno 2013
in Rassegna Stampa
0
La grande svendita delle armi (usate) italiane
       

 

 

Le forze armate italiane stanno dismettendo, o si apprestano a farlo, ingenti quantitativi di armi e mezzi che verranno offerti sul mercato dell’usato e sembrano interessare numerosi Paesi in Africa, Asia, e America Latina. In alcuni casi si tratta di equipaggiamenti obsoleti per gli standard Nato, non certo per quelli di Paesi in via di sviluppo, ma in molti altri sono i tagli a organici e reparti attuati in questi  anni a mettere sul mercato mezzi recenti o con una consistente vita utile residua.

 

Nell’audizione alle Commissioni Difesa di Camera e Senato del 22 maggio, il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha evidenziato un numero consistente di mezzi di prossima radiazione . L’Esercito ridurrà i carri armati da 337 a circa 200, liberandosi di fatto degli ultimi vecchi 120 Leopard 1A5 e mantenendo in servizio solo i 200 Ariete dei quali 50 verranno posti in riserva e 50 ammodernati per eventuali impieghi bellici. Anche le blindo Centauro, entrate in servizio nei primi anni ’90, verranno dimezzate: su 300 esemplari solo 136 resteranno in servizio per venire ammodernati mentre gli altri saranno radiati, poste in vendita o cannibalizzati per recuperare i pezzi di ricambio. L’Esercito ha già messo sul mercato centinaia di blindati leggeri Puma, acquistati una dozzina di anni or sono ma dimostratisi troppo vulnerabili agli ordigni impiegati dagli insorti in Iraq e Afghanistan. L’Esercito vorrebbe vendere i Puma alla Libia che ne ha già ricevuti alcuni esemplari.  Recentemente sono stati ceduti al Pakistan centinaia di vecchi cingolati M-113 in pessime condizioni mentre Gibuti ha ricevuto 3 blindo Puma e 10 obici semoventi M-109L dei 250 radiati negli ultimi anni. Nella lista dei mezzi in dismissione finiranno presto anche un’ottantina di cannoni FH-70 da 155 millimetri e altrettanti elicotteri AB-205 e AB-412.

 

Nei prossimi anni l’ingresso in servizio dei cacciabombardieri F-35 consentirà di radiare circa 120 Tornado e AMX Acol. Si tratta di velivoli non più giovani ma radicalmente ammodernati e specie gli Amx potrebbero risultare attraenti per il Brasile, che impiega lo stesso velivolo e vorrebbe mantenerlo in servizio almeno altri 20 anni. Meno comprensibile e giustificabile sul piano finanziario il tentativo di vendere sul mercato dell’usato anche 24 nuovi Typhoon, i cacciabombardieri europei ordinati in 96 esemplari che l’Aeronautica vuole ridurre a 72.

 

La Marina sta per radiare una dozzina di fregate tipo Maestrale e Artigliere, 8 corvette e 12 cacciamine e pattugliatori ma si aggiungeranno alla lista anche due sottomarini, altrettanti cacciatorpediniere una trentina di elicotteri AB-212 e SH-3D e, tra qualche anno, di una quindicina di cacciabombardieri Harrier. Dopo un interesse iniziale delle Filippine, fregate e corvette sembrano oggi interessare alcuni Paesi sudamericani tradizionali clienti della cantieristica militare italiana quali Perù ed Ecuador. Pochi giorni or sono è giunto a Roma il ministro della Difesa peruviano, Pedro Cateriano Bellido, in una visita non pubblicizzata dalla Difesa italiana a quanto sembra incentrata sull’acquisto di navi e velivoli.

 

L’acquisto di armamenti usati è molto diffuso in Asia, Africa, Europa Orientale e America Latina. Oltre ad essere conveniente per l’acquirente, consentirebbe all’Italia di penetrare in alcuni mercati oggi dominati da altri Paesi, facilitando la venduta anche di mezzi di nuova produzione. Solitamente la cessione di navi, aerei o mezzi di seconda mano è accompagnata da contratti con le aziende italiane per l’aggiornamento di equipaggiamenti e dotazioni. Nei mesi scorsi il Parlamento ha bocciato la proposta di consentire alla Difesa cessioni dirette di armamenti ad altri Paesi ma la norma, presentata all’interno della legge di riforma dello strumento militare, verrà riproposta secondo quanto riferito dal generale Claudio Debertolis, alla testa di Segredifesa.

di Gianandrea Gaiani, Sole 24 Ore, 1 giugno 2013

Tags: Aeronautica militareEquadorforze armateLuigi Binelli MantelliMarina militarePerù
Articolo precedente

Liberiamo la domenica

Prossimo articolo

Ricomporre la Destra? Proviamola nuova!

Redazione

Correlati Articoli

L’Italia manda altre armi all’Ucraina e sposta soldati in Bulgaria
Estera

L’Italia manda altre armi all’Ucraina e sposta soldati in Bulgaria

di Clemente Ultimo
31 Luglio 2022
0

È iniziato ieri l’imbarco nel porto di Bari di mezzi e materiali destinati all’attivazione della missione italiana in Bulgaria, missione...

Leggi tutto
Gli italiani. Un popolo di santi, poeti e navigatori respinti

Gli italiani. Un popolo di santi, poeti e navigatori respinti

7 Giugno 2022
Oltre il 2 giugno. Una Patria da riconquistare

Oltre il 2 giugno. Una Patria da riconquistare

6 Giugno 2022
Perchè il Mare nostrum non è più nostro? “Patria senza mare”, la sorprendente storia dell’Italia marittima

Perchè il Mare nostrum non è più nostro? “Patria senza mare”, la sorprendente storia dell’Italia marittima

17 Giugno 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Ricomporre la Destra? Proviamola nuova!

Ricomporre la Destra? Proviamola nuova!

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Elezioni/ Cambia il governo? Per il mare e per i marittimi non cambierà niente

Elezioni/ Cambia il governo? Per il mare e per i marittimi non cambierà niente

17 Agosto 2022
Tutto va bene, madama la marchesa. Finte narrazioni e tante bugie per nascondere la crisi

Tutto va bene, madama la marchesa. Finte narrazioni e tante bugie per nascondere la crisi

17 Agosto 2022
Britpop/ Dal Galles gli Stereophonics continuano a stupire

Britpop/ Dal Galles gli Stereophonics continuano a stupire

13 Agosto 2022
Questa volta il centrodestra non dimentichi la cultura e la bellezza. L’appello di Sgarbi e Giubilei

Questa volta il centrodestra non dimentichi la cultura e la bellezza. L’appello di Sgarbi e Giubilei

13 Agosto 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In