• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 22 Aprile 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Economia

La paralisi dell’Italia e del comparto marittimo. Una storia di barili e di asini

di Nicola Silenti
29 Aprile 2018
in Economia, Home
0
La paralisi dell’Italia e del comparto marittimo. Una storia di barili e di asini

 

 

Un polverone di asini che litigano e barili che si rompono. Per rappresentare a un ignaro lettore lo stato dell’arte del nostro comparto marittimo è indispensabile fare ricorso alla cultura popolare e a questa massima esemplare. Una massima figlia della saggezza popolare e del dizionario della vita, che rende appieno l’idea di un comparto segnato da una congerie di comandanti che litigano, mentre le conseguenze della zuffa si ripercuotono a carissimo prezzo sui soldati. Un’amara regola di vita riscontrabile in concreto nel quotidiano di ognuno, una di quelle lezioni che insegnano nel più spietato dei modi che ad avere la peggio nelle dispute dei potenti sono sempre i più deboli, a maggior ragione quando non hanno nessuna responsabilità.

E di colpe i lavoratori marittimi italiani non ne hanno di certo, relegati da anni di solitudine e di indifferenza all’irrilevanza e al silenzio da un sistema che sembra concepito apposta per impedire loro di contare, di fare sentire la propria voce, di pesare sulle decisioni, come se avere la piena conoscenza del proprio mondo fosse una tara e non una ricchezza da sfruttare al momento della definizione delle scelte e delle strategie collettive da parte delle autorità. Uomini e donne esposti senza tutela alle offese quotidiane di una burocrazia iniqua e ostile, piaga insanabile di un comparto che attende da anni una tutela capace di restituire alla nostra marineria la sua dignità ferita.

A conti fatti, il dato saliente del presente della nostra economia marittima è la completa assenza di un governo. Un’assenza che è all’origine dell’attuale situazione di stallo generalizzato che fa a pugni con lo sfrontato presenzialismo della recente campagna elettorale, quando candidati di ogni colore e schieramento si sono contesi a suon di promesse e slogan fragorosi i voti dei lavoratori del comparto, scomparendo dall’orizzonte un istante dopo la chiusura delle urne. A una tale sfrontata demagogia si aggiunge poi in modo rischioso la mancanza di un governo in uno stallo istituzionale che qualche anima temeraria ha provato a paragonare a quello recente attraversato dalla Germania, e che fa il paio con i vistosi segni di rallentamento mostrati in modo inequivocabile dalla nostra economia, nella mancanza per di più di un regime consolidato di finanziamento degli appalti e di misure di spesa pubblica indispensabili per dare quantomeno un briciolo di tregua e di respiro a un’economia per troppi versi ancora asfittica, e pertanto bisognosa come non mai di un sostegno dello Stato.

Un governo atteso al varco di una lunga serie di appuntamenti ineludibili come la nuova legge di bilancio e il tanto annunciato riordino del sistema fiscale e delle politiche di contrasto alla povertà, per non parlare delle numerose misure attuative che ancora attendono il varo definitivo dell’esecutivo, dal sostegno al risparmio e alle imprese e alla web tax. Misure che potrebbero incidere in modo rilevante sul gettito dello Stato come quelle relative al settore dei giochi e delle scommesse, ancora in attesa di un decreto attuativo che potrebbe valere da solo sino a un miliardo di euro di nuove entrate. Risorse a disposizione del Paese nell’immediato, eppure congelate sine die dall’inerzia della attuale situazione politica.

 

Tags: economialavoroMaretrasportitrasporti marittimi
Articolo precedente

Ordine pubblico a Milano. La violenza dilaga ma le guardie sono a Campo X

Prossimo articolo

Scrittori in rivolta/ U. Tellkamp: “in Germania vige una dittatura morale”

Nicola Silenti

Correlati Articoli

MIO Italia/ Il governo chiarisca su aperture locali. Tutti debbono poter lavorare
Economia

MIO Italia/ Il governo chiarisca su aperture locali. Tutti debbono poter lavorare

di Redazione
20 Aprile 2021
0

«MIO Italia chiede immediati chiarimenti sulle riaperture del comparto dell’ospitalità a tavola  del 26 aprile. Non esistono, infatti, ristoranti, bar,...

Leggi tutto
La bella destra/ Cinquant’anni fa il primo numero della Rivista di Studi Corporativi

La bella destra/ Cinquant’anni fa il primo numero della Rivista di Studi Corporativi

18 Aprile 2021
I porti d’Italia contro Bruxelles. Il ricorso contro i cappi fiscali imposti dalla UE

I porti d’Italia contro Bruxelles. Il ricorso contro i cappi fiscali imposti dalla UE

17 Aprile 2021
La “buona spesa” di Draghi non basta a contrastare povertà e precarietà. I numeri del disastro

La “buona spesa” di Draghi non basta a contrastare povertà e precarietà. I numeri del disastro

13 Aprile 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Scrittori in rivolta/ U. Tellkamp: “in Germania vige una dittatura morale”

Scrittori in rivolta/ U. Tellkamp: "in Germania vige una dittatura morale"

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Armeni, il genocidio negato. Una videoconferenza per non dimenticare

Armeni, il genocidio negato. Una videoconferenza per non dimenticare

21 Aprile 2021
Corrado Ocone/ I deliri di Grillo travolgono Letta e “Giuseppi”

Corrado Ocone/ I deliri di Grillo travolgono Letta e “Giuseppi”

21 Aprile 2021
Il football dei magnati contro il calcio del popolo

Il football dei magnati contro il calcio del popolo

21 Aprile 2021
Tempi nuovi in Germania: la Merkel  tramonta, Annalena Baerbock s’impone

Tempi nuovi in Germania: la Merkel tramonta, Annalena Baerbock s’impone

21 Aprile 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In