• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 29 Marzo 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Europae

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

di Marco Valle
6 Febbraio 2023
in Europae, Home
0
L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità
       

Con l’anno nuovo la piccola e di certo non florida Albania ha fatto il suo primo passo tra le stelle. Non è una battuta ma la realtà. Lo scorso 3 gennaio dal centro spaziale statunitense di Cape Canaveral è stata lanciata una coppia di razzi Space X che hanno portato nel cielo due satelliti rispettivamente battezzati Shqiperia 1 e Shqiperia 2 (Albania 1 e Albania 2). Con orgoglio il primo ministro socialista Edi Rama li ha definiti “due occhi supertecnologici” che serviranno a monitorare l’Albania “con elevata precisione e piena chiarezza d’immagine”.

Il mini programma spaziale di Tirana è parte dell’accordo, dal valore di 6 milioni di dollari, siglato tra la Protezione civile albanese e Satellogic USA e avrà una durata di tre anni con più compiti.  Tutti urgenti. Accanto al monitoraggio ambientale — incendi, abusi edilizi, sfruttamento di risorse naturali, siccità, traffico, etc.— i satelliti controlleranno dall’alto (anzi dall’altissimo) le attività del crimine organizzato albanese e la sicurezza delle porose frontiere della piccola repubblica balcanica.

L’obiettivo per Rama è “inaugurare una nuova era di legalità combattendo la corruzione e rafforzando l’imposizione delle leggi. Da oggi l’Albania ha più capacità high-tech per controllare, proteggere e amministrare il territorio, fornendo in tempo reale dati importanti su una serie di aspetti chiave per lo sviluppo sostenibile”. Con il sostegno degli specialisti americani gli operatori del governo (e della polizia) di Tirana potranno, grazie alle immagini satellitari, ottenere una copertura completa o quasi del proprio territorio e agire in tempi rapidi.

Una scelta necessaria. La prima emergenza è combattere e sradicare la coltivazione di cannabis, una produzione che alimenta una florida economia sommersa con centinaia di piantagioni clandestine (curate da oltre cinquemila contadini) per lo più disseminate nelle regioni meridionali del Paese, in particolare nella zona montuosa di Lazarat, una sorta di Medelin in salsa balcanica. Una vecchia storia che l’Interpool conosce bene.

Nonostante gli intermittenti sforzi del governo (molto ansioso di entrare nel club dell’Unione Europea malgrado le sue opacità) e gli interventi (non sempre riusciti) della polizia le narco mafie sono ancora potenti e continuano ad alimentare non solo il mercato locale ma, soprattutto, le reti criminali estese in tutta Europa. Traffici che passano dall’Adriatico (quindi l’Italia) o attraverso l’ex Jugoslavia e raggiungono le principali centrali dello spaccio di mariujana.

Adesso, almeno secondo Rama, tutto cambierà, “i satelliti renderanno impossibile, non la coltivazione di interi appezzamenti, ma la coltivazione oltre i 70 cm, che è il punto che il satellite non vede più in dettaglio. Così, ogni giorno, in tempo reale, la Polizia di Stato avrà davanti agli occhi ciò che succede in tutto il territorio dell’Albania”.

Bene. Peccato che i narcos albanesi non si limitino però soltanto alla cannabis. Sfruttando la posizione geostrategica del loro Paese i banditi locali — in collaborazione con il loro colleghi kosovari — assicurano e controllano non solo il passaggio dell’eroina in transito dalla Turchia verso i mercati continentali ma anche il traffico d’armi e d’esseri umani lungo la cosiddetta “rotta balcanica” o il Canale d’Otranto. Risultato? Tantissimi denari che oltre a foraggiare a tutti i livelli statuali la corruzione, una piaga endemica nel “Paese delle aquile”, consente alla criminalità albanese di reinvestire i guadagni in altre manovre illecite o/e in operazioni di riciclaggio in patria e all’estero.      

Corretto quindi chiedersi, come fanno gli esponenti dell’opposizione e molti analisti, se Shqiperia 1 e Shqiperia 2, primo passo secondo il premier di una ipotetica “costellazione satellitare” nazionale, serviranno sul serio a combattere il crimine in tutte le sue articolazioni oppure sono solo l’ennesimo bluff di Rama per ottenere l’agognato biglietto d’ingresso in Europa. Vedremo.

Tags: Albanianarcotraffico
Articolo precedente

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Prossimo articolo

Pinuccio Tatarella, il presidenzialismo e la memoria corta della destra-destra

Marco Valle

Correlati Articoli

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano
Europae

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

di Marco Valle
29 Marzo 2023
0

Avete visto “Entrevìas”, la sulfurea serie TV spagnola ora in programmazione su Netflix, tutta imperniata sulle baby gang madrilene —...

Leggi tutto
Allarme narcomafie in Francia e Benelux. La guerra delle piattaforme

Allarme narcomafie in Francia e Benelux. La guerra delle piattaforme

27 Novembre 2022
La violenza dei narcos minaccia il turismo messicano

La violenza dei narcos minaccia il turismo messicano

10 Novembre 2022
Ospedali, case, moschee. I regali di Erdogan per l’Albania

Ospedali, case, moschee. I regali di Erdogan per l’Albania

19 Gennaio 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Pinuccio Tatarella, il presidenzialismo e la memoria corta della destra-destra

Pinuccio Tatarella, il presidenzialismo e la memoria corta della destra-destra

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

29 Marzo 2023
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

29 Marzo 2023
Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

29 Marzo 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In