Un veliero, in un’epoca in cui le navi sono sempre più tecnologicamente avanzate, in cui la frase ‘andar per mare’ ricorda i grandi navigatori del passato, l’Amerigo Vespucci rimane un concentrato di tradizioni e cultura dell’Italia e della Marina, conosciuto in tutto il mondo.
Per molte generazioni di Marinai è stato una scuola ‘galleggiante’, a bordo della quale hanno conosciuto il mare, lo hanno affrontato in ogni condizione, imparando le antiche tecniche marinaresche, essenziali per chi va per mare, anche a bordo delle più navi moderne. Nell’anno della ricorrenza del suo 85° anniversario e dopo una lunga sosta per i lavori di ammodernamento, il Vespucci torna a spiegare le vele al vento.
Nella fase iniziale, la Campagna dell’ottantacinquesimo anno, toccherà alcuni tra i principali porti italiani, per salutare la popolazione e permettere al pubblico di visitare l’Amerigo Vespucci, prendere parte a mostre itineranti, partecipare a eventi culturali e di beneficienza a bordo del veliero.
Nella seconda fase, dopo aver imbarcato gli allievi dell’Accademia Navale, il Vespucci farà rotta per una campagna addestrativa in Mediterraneo e Nord Europa.
…Avevamo tutte le vele al vento, dal controfiocco al bompresso, alla randa di mezzana, i passeggeri del “Queen Mary” ci salutavano dai ponti, sbracciandosi entusiasti, gridavano “ciao! ciao! ciao!”, udì distintamente le loro voci, la distanza era breve, e dal transatlantico giunse inaspettato questo messaggio, scandito dall’eliografo: “Siete la più bella nave del mondo…” (tratto da “A.Vespucci, attraverso gli oceani”, F. Taccola).
(fonte Marina Militare)