• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 27 Giugno 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

L’astensionismo cresce nell’indifferenza della politica. Eziologia di un fenomeno

di Luca Bugada
14 Giugno 2022
in Home, Pòlis
0
L’astensionismo cresce nell’indifferenza della politica. Eziologia di un fenomeno
       

L’esito dei quesiti referendari e del turno amministrativo ci consegna uno spettacolo desolante, un epilogo tristissimo e ampiamente prevedibile. Si conferma la disaffezione del popolo italiano nei confronti dell’esercizio libero, e doveroso, del diritto di voto. Un’affluenza imbarazzante, uno spreco di denaro pubblico senza attenuanti, un campanello d’allarme da non ignorare. La democrazia appare un orpello superato, un fastidio, un involucro vuoto senza spirito né carne. Un popolo che ignora e rinuncia ai propri diritti diviene facile preda di fanatismi, intolleranze e si condanna all’estinzione o, peggio, all’irrilevanza.

Non si tratta, si badi bene, di un problema circoscritto e limitato alla sfiducia nei confronti della politica. La noia, il fatalismo, la rinuncia sembrano avere radici più profonde e difficili da sradicare, in grado di attecchire malignamente nei più disparati ambiti della società. Qualcuno parla di amarezza e delusione, sarebbe già qualcosa. La portata servita è, invece, insipida, priva di gusto, semplicemente edibile, niente di più. Si sopravvive per inerzia, si procede senza meta e fine. Perché? Come si è giunti a questo costernante epilogo? Siamo al punto di non ritorno o potrebbe iniziare a piovere?

Il referendum non ha raggiunto il quorum e non è la prima volta che accade. I quesiti toccavano temi certamente tecnici, ma pervasivi dell’intera esistenza di ognuno di noi. L’occasione era ghiotta, cioè quella di contribuire a ridisegnare una società maggiormente garantista e giusta, livellando storture e disequilibri del tutto illiberali. L’invito all’astensione, al disimpegno, al menefreghismo irresponsabile ha avuto vita facile contro i timidi, e poco convinti, “accoratissimi” appelli alle urne. Nessuno ha risposto e le paludi dell’immobilismo hanno fagocitato il silenzio degli indecisi, dilaniati interiormente tra la tintarella al mare o l’escursione in montagna.

Il referendum va ripensato drasticamente, bisogna ammetterlo, per evitare che simili vergognose farse possano ripetersi nel prossimo futuro. È necessario scegliere con cura i temi da sottoporre ai cittadini, alzare considerevolmente il numero delle firme da raccogliere e abolire il quorum. Non è accettabile che la fuga dalle proprie responsabilità venga premiata, incidendo, di fatto, molto di più rispetto a un voto negativo o a una scheda bianca. La sfida deve essere, sempre e comunque, tra posizioni e idee, tra valori e visioni della realtà.

Stiamo attraversando un’epoca di sterilità economica, produttiva e valoriale, privati del lavoro, incapaci di un ricambio generazionale, protesi verso licenze e capricci, ma restii ad abbracciare libertà e doveri. Ci si appella quotidianamente alla complessità, intessuta di legami e connessioni tra i molteplici rami del vivere, ma spesso lo si fa in modo fazioso e inconcludente.

L’urgenza odierna richiede di smetterla di concentrarsi sui sintomi, di curare le singole ferite, concentrandosi, invece, sulle cause, sull’eziologia dei mali. Servono fantasia, immaginazione, impegno e tanta meritocrazia. Creare anticorpi nuovi per alimentare sistemi immunitari robusti, combattendo il lassismo morale e il relativismo etico. Investire sulla scuola, sulla formazione, sulla cultura. Tagliare le tasse e rilanciare il privato. Ricostruire le scuole di politica, premiando eccellenza e competenza. L’astensionismo è il frutto indigesto di un popolo che ha smesso di sperare, di credere e di sognare in un futuro differente. Reso dimentico della propria appartenenza, spogliato di ogni dignità, incapace di amor patrio. Abbiamo infilato, purtroppo, il facile corridoio del rimpianto, della lamentela a prescindere, della rassegnazione nichilista, vicoli ciechi che si tuffano in un lago di tenebra.

Tags: astensionismodemocrazia
Articolo precedente

Dopo il referendum. Milioni d’italiani non si rassegnano, discutono e votano

Prossimo articolo

La tecnologia digitale ucciderà la famiglia? L’analisi di Vittorino Andreoli

Luca Bugada

Correlati Articoli

Futuro presente/ Crisi di civiltà nel caos organizzato
Il punto

Futuro presente/ Crisi di civiltà nel caos organizzato

di Gennaro Malgieri
8 Giugno 2022
1

Pandemia, guerre, terrorismo politico, violenza urbana, devastazioni familiari, megalopoli che desertificazione il Globo, miseria elevata a sistema in due terzi...

Leggi tutto
Post-democrazia/ Se la politica diventa una Babele…

Post-democrazia/ Se la politica diventa una Babele…

6 Giugno 2022
Italia 2022, un Paese liberal-comunista in salsa (neo) statalista

Italia 2022, un Paese liberal-comunista in salsa (neo) statalista

1 Giugno 2022
Le riforme impossibili e il naufragio delle istituzioni

Le riforme impossibili e il naufragio delle istituzioni

11 Maggio 2022
Carica altro
Prossimo articolo
La tecnologia digitale ucciderà la famiglia? L’analisi di Vittorino Andreoli

La tecnologia digitale ucciderà la famiglia? L'analisi di Vittorino Andreoli

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Gian Micalessin/ Donbass: verità nascoste e retroscena. Il reportage

Gian Micalessin/ Donbass: verità nascoste e retroscena. Il reportage

26 Giugno 2022
C’eravamo tanto amati. Gigino lascia Giuseppi. Il parlamento sempre più “coriandolizzato”

C’eravamo tanto amati. Gigino lascia Giuseppi. Il parlamento sempre più “coriandolizzato”

25 Giugno 2022
La solitudine dell’Europa e la sfida al dollaro dei BRICS

La solitudine dell’Europa e la sfida al dollaro dei BRICS

25 Giugno 2022
Pupari e marionette/ Chi c’è dietro la simil scissione di Gigino

Pupari e marionette/ Chi c’è dietro la simil scissione di Gigino

24 Giugno 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In