• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 6 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Penna Pellicola Palco

Le tante Afriche (piene d’opportunità) che l’Italia non vede. Il nuovo saggio di Marco Valle

di Clemente Ultimo
18 Aprile 2021
in Penna Pellicola Palco
0
Le tante Afriche (piene d’opportunità) che l’Italia non vede. Il nuovo saggio di Marco Valle
       

Raccontare il volto dell’Africa – meglio, i diversi volti del Continente Nero – superando vecchi stereotipi e narrazioni funzionali a veicolare un’immagine  utile ad alimentare interessi spesso opachi: nasce da questa esigenza l’ultimo lavoro di Marco Valle, “Il futuro dell’Africa è in Africa”. Il libro – parte integrante della collana “Fuori dal coro” edito e distribuito a partire da oggi con il quotidiano Il Giornale – prende le mosse dalla riflessione avviata proprio sulle pagine del settimo numero de Il Guastatore, nel tentativo di superare una vulgata che vede nell’Africa solo ed esclusivamente un continente “esportatore” di disperati, destinati ad alimentare le fila del sottoproletariato europeo.

Una visione da Ong che – a volte in buona fede, molto più spesso no – altro non è se non la maschera dietro cui si celano differenti e meno nobili interessi rispetto a quello del “salvare vite”, ad iniziare dal mantenimento di uno stato di forzata minorità per molte nazioni del continente. Eppure, come racconta Valle con una casistica ampia e documentata, l’Africa del XXI secolo non è solo il “grande malato” del pianeta, ma anche un composito mosaico di società dinamiche e volenterose di confrontarsi con la sfida della modernità.

Anche facendo autocritica. La parte più attenta e preparata delle classi dirigenti africane, superata l’ubriacatura ideologica del ‘900, non manca infatti di leggere sotto una nuova luce il periodo della decolonizzazione, come sottolinea Valle riportando il pensiero del presidente del Ghana Nana Akufo-Addo: «la nostra responsabilità è quella di organizzare un percorso che dica “come possiamo sviluppare noi stessi la nostra nazione”. Non è giusto che un paese come il Ghana, 60 anni dopo l’indipendenza, abbia ancora i suoi bilanci per la salute e l’istruzione finanziati sulla base della generosità e della carità del contribuente europeo. Ormai dovremmo pagare per i nostri bisogni di base da soli. Considereremo i precedenti 60 anni come un periodo di transizione, un percorso attraverso il quale ora possiamo stare in piedi».

Una prospettiva ben diversa, e molto più concreta, dell’eterno mea culpa che qualcuno vorrebbe fosse l’unico approccio dell’Europa al continente africano, in una sorta di perenne ed inestinguibile mortificazione di sé che non sa, o non vuole, volgere lo sguardo al futuro. Un futuro cui, invece, l’Africa guarda con attenzione, tagliando traguardi di cui pochi in Europa hanno notizia: “Fra i 25 paesi le cui economie sono cresciute più rapidamente tra il 2007 e il 2019 – sottolinea Valle – ben 10 erano africane mentre il Pil dell’intera regione sub-sahariana è lievitato — dati Fondo monetario internazionale — del +54,2%. Uno scenario assolutamente promettente ma ancora fragile e sempre contradditorio e disuguale”.

È proprio questa contraddittorietà della realtà africana, probabilmente, l’unica chiave di lettura possibile per tentare di interpretare questo continente. Non c’è un’Africa, esistono le Afriche. E bene le delinea Marco Valle nel suo lavoro. Così come emerge con forza dal testo la drammatica mancanza di visione – ancora una volta – dell’Unione Europea verso il Continente Nero: non basta riversare soldi verso i Paesi del Sud, occorre avere una prospettiva globale. Prospettiva che ad oggi manca. E che invece ha la Cina, protagonista di una campagna di penetrazione senza precedenti nelle diverse regioni del continente africano.

In questo grande gioco l’Italia come stato ha poco spazio, molto di più ne hanno quelli che Valle definisce “i nostri capitani coraggiosi”, imprenditori che nonostante le difficoltà dimostrano con il proprio lavoro come l’Africa possa rappresentare, con le sue realtà dinamiche, una terra di grandi opportunità, su cui innestare collaborazioni internazionali dalle positive ricadute per le economie dei Paesi africani e dell’Italia.

Ora più che mai è necessario avvicinarsi all’Africa con uno sguardo nuovo, il lavoro di Marco Valle è un’utile guida in questo percorso.

Tags: AfricaglobalizzazioneIl GuastatoreMarco Valle
Articolo precedente

25 anni di “L’Arcano Incantatore”. Conversazione con Pupi Avati su Pauwels e gli esoteristi

Prossimo articolo

Le nuove frontiere del conservatorismo verde. Lo speciale di Nazione Futura

Clemente Ultimo

Correlati Articoli

Dalla scuola parte la sfida del Mare nostrum
L'Editoriale

Dalla scuola parte la sfida del Mare nostrum

di Mario Bozzi Sentieri
29 Gennaio 2023
0

“Oggi più che mai navigare necesse” – ha scritto Marco Valle a chiusura  del suo libro “Patria senza mare”: un...

Leggi tutto
Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali

Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali

28 Gennaio 2023
Tre appuntamenti con “Patria senza mare”

Tre appuntamenti con “Patria senza mare”

25 Gennaio 2023
La festa del WEF a Davos 2023, ovvero pompieri piromani al lavoro

La festa del WEF a Davos 2023, ovvero pompieri piromani al lavoro

17 Gennaio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Le nuove frontiere del conservatorismo verde. Lo speciale di Nazione Futura

Le nuove frontiere del conservatorismo verde. Lo speciale di Nazione Futura

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

6 Febbraio 2023
Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

6 Febbraio 2023
Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In