Il Parlamento egiziano ha autorizzato lo spiegamento dei suoi soldati all’estero per difendere la sicurezza nazionale e «combattere criminali e terroristi stranieri sul fronte occidentale».
Il riferimento è, ovviamente, alla crisi libica. Il Cairo teme che le forze armate che rispondono al governo di Tripoli (sostenute da Turchia e Qatar) portino a termine l’offensiva verso Oriente sconfiggendo l’uomo forte di Bengasi, Khalifa Haftar (stretto alleato dell’ Egitto, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Russia). Ciò porterebbe la Libia nell’orbita della Turchia sponsor dichiarato Fratellanza musulmana, acerrima nemica dell’attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi.
La risoluzione è arrivata dopo la richiesta del governo Haftar — in forte difficoltà a causa delle interferenze turche — di un rapido intervento delle truppe egiziane.