Il 30 settembre scadevano le rate della Tares (Tassa sui rifiuti), peccato che mezza Milano non abbia ricevuto i bollettini per pagarle. Di conseguenza, consueto caos organizzativo, uffici comunali intasati ed inviti da parte dell’Amministrazione ad utilizzare internet per pagarle, evidentemente non sanno che il 37% dei milanesi non è connesso. La maggior parte ovviamente sono anziani. Contemporaneamente un Pisapia sempre più ipertiroideo annunciava che Milano, per le festività natalizie, sarà una città spenta, mancano i soldi.
I soldi però ci sono, circa € 300.000,00, per le case destinate a fratelli e sorelle Rom, offerte gratuitamente in via Lombroso. Anche i Ghisa cominciano a sbottare, sempre più stufi di essere malmenati da energumeni e teppistelli vari senza poter reagire adeguatamente. L’involuzione gentile del Pisa li ha praticamente mollati sulle strade senza tutele.
Milano Ristorazione in queste giornate non proprio esaltanti per la città ha deciso di sbattere nei piatti dei bambini un menù vegano, grano saraceno e tofu in salsa di soia, una vera leccornia, peccato che sia stata rifiutata da più del 90% dei bambini. Tale follia è stata imposta da un pugnetto di snobbissimi genitori ridicoli nelle loro assurde pretese ma sponsorizzati dal Sindaco per onorare la cambiale dei voti ricevuti.
Qualche giorno prima inoltre i bambini non hanno potuto mangiare a causa dello sciopero generale dei dipendenti dell’azienda, evento che non accadeva da ben 13 anni. E’ proprio alle pretese di questo pugnetto di genitori integralisti, al Sindaco e soprattutto alla badante di Don Colmegna, Maria Grazia Guida, che va addebitata la voragine economica in cui versa la società costretta a licenziare dirigenti e quadri oltre a 100 lavoratori interinali per recuperare qualche euro di fronte agli oltre 2,5 milioni di buco.
Non sta meglio So.Ge.Mi. (ortomercato) lasciata impantanata e senza prospettive dal socio in cretinerie di Pisapia, l’Assessore Franco D’Alfonso. Non è un mistero che in quell’area oltre 400.000 mq abbandonati a se stessi da anni potrebbero essere messi sul mercato immobiliare con la possibilità di reperire fondi per riqualificare la zona e le annesse strutture commerciali. L’ottimo D’Alfonso, con la miopia che lo contraddistingue, non ha voluto seguire questo percorso ma ha avviato con un pugno di saggi un ennesimo studio di fattibilità, per farla breve, in via Lombroso si è data priorità a Rom e Sinti e dei lavoratori dell’ortomercato se ne sono fregati. Non contento poi delle figuracce rimediate nella lotta ai gelati ora avrebbe pensato di escludere dai costi del ristorante il coperto. Evidentemente ignora che il prezzo indicato sui menù è libero e nessuno può limitarlo o condizionarlo se non il buon senso del ristoratore.
Infine per quanto riguarda Milano Sport, la municipalizzata che gestisce i campi sportivi milanesi, la situazione continua a volgere al peggio sia nei conti in profondo rosso che nei piani organizzativi. In estate l’Ada De Cesaris, neo vice-Sindaco, aveva sussurrato che il PalaLido di piazza Stuparich, tempio storico del Basket milanese, sarebbe risorto. Al momento se ne vedono solo le macerie…
Infine il Pisa, con gli occhi sempre più allucinati, osserva le macerie della sua gestione e pensa a nuove tasse.
Pisapia ha appena commissionato a MM uno studio di fattibilità certamente non gratuito per la demenziale riesumazione dei navigli dopo 60 anni, buttando all’aria la città per scimmiottare Amsterdam. Se vuole una città d’acqua, la faccia tra le risaie della Lomellina