Nel chiuso della sua stanzetta dei bottoncini il Pisa ha mostrato il broncio alla sua maggioranza rosso-arancione pretendendo maggior coesione e meno chiacchiere in libertà. Insomma basta critiche e dissensi sulle linee d’indirizzo della Giunta.
L’Assessore alla Distruzione delle attività produttive Franco D’Alfonso, fedelissimo del Sindaco soprattutto nell’inutilità, deve averlo frainteso e si è precipitato di domenica mattina alla riunione pubblica dei residenti della zona Solari-Foppa-Dezza minacciati dalla catastrofica decisione di sfasciare parco e vie per infilarci il cantiere di calaggio della futura Linea 4 MM. Salito su uno sgabello ha urlacchiato di essere contrario a quell’opera devastante esibendosi, tra strafalcioni ed omissioni, in una triste omelia fine a se stessa soprattutto enunciata con un ritardo di due anni che ha destato non pochi sospetti. Una contrarietà infatti in forte dissenso con le direttive di Pisapia prostratosi invece difronte alle pretese della multinazionale Impregilo e che, vista la consanguineità dei due, pone seri dubbi sulla sincerità del pentimento.
Non ci sono dubbi invece sullo stato confusionale della coalizione rosso-arancione che il Pisa dovrebbe governare. Neanche il tempo di uno sbadiglio e nella stessa domenica Moni Ovadia, guru un po’ appannato di SEL e promotore della Lista Tsipras, ha minacciato di togliere all’amico compagno Pisapia il sostegno politico di quel pugnetto di comunisti da Baggina che in sostanza sono il suo partito d’appartenenza. Moni e compagni non sopportano più di convivere con il PD e pretenderebbero da parte del Pisa un suo aperto distacco se non una rottura. Ora, al di là dei numeri, che per il Moni sono impietosi ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il geriatrico musico di quei due comunisticamente irreprensibili Curzio Maltese e Barbara Spinelli eletti alle recenti europee nella Lista Tsipras col ruolo di candidati bandiera. Invece dopo aver sottoscritto un patto d’onore che eletti si sarebbero subito dimessi sono rimasti bellamente avvinghiati alle loro poltrone spernacchiando gli accordi pre-elettorali. Per la cronaca sia il Maltese che la Spinelli noti politologi di Repubblica godono ora di due lauti stipendi alla faccia di quei fessi che li avevano votati!
Il vizietto di buggerare il prossimo è comunque abituale tra questi esponenti eticamente diversi cosa che riuscì benissimo anche all’Agnoletto, primo cugino del Pisa e leader di gruppuscoli infognati nel dissenso globale, letteralmente scomparso non appena è stato eletto Deputato Europeo. L’insieme visto così com’è mette già tristezza con l’aggravante della certezza che a Milano ci stiamo scapigliando verso il disfacimento. Malgrado tutto però restiamo convinti che sia ancora possibile rianimare questa città e rispedire al mittente Sindaco e Giunta.