Ho sentito il suo intervento cara Senatrice Cinque Stelle, ho sentito il suo intervento in occasione del voto sulla decadenza di Berlusconi. Pensando al profluvio delle sue parole pacate e sottili, che proveniva da quell’aula sorda e grigia, mi sono reso conto che finalmente è arrivato il riscatto per tutti gli italiani. Italiani, i quali non credevano più di poter sperare di avere a disposizione un tribuno della plebe di tale efficacia e raffinatezza. In quei dodici minuti, cara senatrice, finalmente ha svelato al popolo di chi era la colpa di tante nefandezze italiche.
E la colpa, come lei ha chiarito, era sempre di uno solo. Di Berlusconi. Certo, si è dimenticata di attribuire a lui la bomba di piazza Fontana, la strage di Ustica, il terremoto di Messina dell’inizio secolo scorso, il calo di vendite dei dischi dell’Equipe 84 negli Anni ‘70. Il resto lo ha azzeccato, con lei abbiamo scoperto che la disoccupazione è al 40%, i pensionati vivono con 400 euro al mese, che le città italiane vengono sommerse dalla pioggia. Quando piove. Che il sottosuolo è pieno di rifiuti tossici; invece, prima dei suoi dodici minuti senatoriali, pensavamo che il sottosuolo fosse utilizzato solo dalle margherite e delle orchidee, per le loro gentili radici.
Insomma, cara senatrice, ci ha donato un momento di felicità e di trasparenza. Prima eravamo così cretini da credere che l’indiscutibile sfascio dell’Italia derivasse dalla nostra meschina storia postbellica, popolata da centinaia di politici vili ed opportunisti. Imputavamo alle clientele democristiane ed alla voracità comunista lo sprofondamento dei conti pubblici. Addebitavamo alla mancanza di legalità, il degrado morale di quel popolo che, una volta, insegnava al mondo arte e diritto.
Purtuttavia, la sua sembrava una tracotante certezza di chi nulla sa, ma vive nella convinzione di sapere tutto. Ma erano solo malelingue, invece lei è riuscita ad infonderci le sue stesse certezze. Quelle che tanto servono ai popoli da niente per prendersela con il tiranno, assolvere se stessi e mettersi all’opera per poter idolatrare un altro tiranno. Stupido quanto il primo, ma sempre in prima linea per essere buttato giù al momento opportuno.
E poi abbiamo capito che lei è davvero furba, anche se ha recitato una larga parte del suo intervento urlando in modo sguaiato delle banalità da osteria di terz’ordine. In realtà, sotto sotto, ma proprio sotto, le sue affermazioni derivavano da un critico processo analitico e politico. Quindi, il suo modo di fare da “braccia strappate alla pasta fatta in casa”, in realtà nasconde un profondo acume politico. Inossidabile nel dare tutte le colpe al passato e, nel contempo, utile per non impegnarsi a trovare le difficili soluzioni per il futuro.
Quindi, cara senatrice, la preghiamo di strillare ancora un po’ per noi. Dia pure la colpa anche del resto a Berlusconi, oppure a Quinto Aurelio. Tanto lo sappiamo, sarà come a bordo del Titanic: si suonava il Valzer delle Candele e poi si andò a sbattere. Lei continui a fare interventi di questo genere , metta sulla gogna i nomi grossi, quelli ai quali un paio d’anni fa avrebbe chiesto l’autografo. In questo modo, almeno, per suo merito ci divertiremo. Poi, affonderemo lo stesso.
Ecco, dunque sono riuscito a manifestarle tutta la mia stima.
Però, e non me lo so spiegare, quando penso al nome del suo partito mi viene in mente un hotel di gran lusso. A cinque stelle, appunto. Ma, se poi rifletto meglio ed analizzo il suo modo di rappresentare gli elettori, sempre senza potermelo spiegare, mi viene in mente un motel. Uno di quelli che si trovano lungo le strade provinciali…
Eccellente articolo ma perchè nessuno del centrodestra ha replicato a tono?siamo tutti budini?
Ma perché perde tempo, Esimio Signor Gussoni, con certe nullità politiche che non conoscono la Storia d’Italia e vedono il male da una sola parte?