Caro Babbo Natale, scrivo a te perché ho imparato a conoscerti ogni anno di più, so come sei fatto, sei un po’ grassottello, hai una barba bianca e folta, sei vestito di rosso con dei grandi stivali neri, vai in giro a portare i regali su una slitta che vola trainata dalle renne. So anche che abiti in Lapponia, in una grande casa in mezzo alla neve dove tanti gnomi, cantando sempre allegri, confezionano i doni per i bambini di tutto il mondo. E’ lì che ti arrivano le lettere con la lista dei nostri desideri. I miei amici dicono che non esisti, loro scrivono ad un certo signor Amazon e si fanno portare a casa le loro richieste, che però arrivano quando vuole lui, certo mai nella notte magica di Natale. Quando chiedo ai miei amici come è fatto questo signor Amazon, non sanno mai cosa rispondere, non sanno dove abita, solo che invece degli gnomi lui fa lavorare tanti omini sparsi per il mondo, che sistemano i pacchi senza allegria, con un marchingegno sul polso che li controlla anche quando vanno in bagno a far pipì, perché non devono perdere tempo. Mia sorella, che è più grande, scrive ad un certo signor Zalando, che regala solo vestiti.

Una settimana fa ho detto ai miei genitori che avevo scritto a te e mio papà mi ha proposto di andare insieme a lui il sabato per negozi, per vedere di descriverti bene i regali che ti avrei chiesto.
Così il pomeriggio di sabato siamo andati, noi due da soli,a scegliere i regali. Per primo abbiamo visitato un negozio di scarpe, dove c’era una commessa, una certa Valentina che me ne ha mostrate tante, di tutti i colori, me le ha fatte provare e poi ho deciso per un paio rosse e bianche. All’uscita il mio papà ha detto che sarebbe ripassato tra qualche giorno, penso per spiegare a te dove andare e cosa ritirare.
Poi abbiamo raggiunto il negozio della Lego ed io mi sono divertito a vedere le costruzioni con i mattoncini, e quali cose incredibili si potevano fare; dopo avere girato in ogni angolo ho scelto una scatola e mio papà ha dato al negoziante quella scatola per ricordarla a te, Babbo Natale.
Come terzo abbiamo scelto un negozio di biciclette, bellissimo, con un acquario dentro con i pesci tropicali veri, e due ragazzi , Steve e Simone, mi hanno mostrato una bicicletta, mi hanno detto che potevo cambiare il colore, mi hanno preso le misure per il sellino, mi hanno spiegato come si usano i freni, mi hanno fatto fare un piccolo giro e mi sono un po’emozionato, perché non sono ancora molto abituato a pedalare. Ho salutato i pesciolini e ho chiesto a papà se era sicuro che tu saresti andato proprio lì a prendere la bicicletta e lui mi ha detto di sì, che tu mantieni le promesse.
Alla fine siamo stati in un negozio di modellismo, ma penso per accontentare mio papà , che si è divertito a vedere un sacco di modellini di aerei, di velieri e di carri armati ; io guardavo i soldatini da collezione ed i vecchi trenini di una volta che erano i giocattoli di mio papà. Anche lì mio papà ha fatto un cenno al negoziante e siamo tornati a casa, anche se non ho capito che regalo dovevi ritirare.
A casa ho detto alla mamma che avevo trascorso uno dei sabati più belli della mia vita, insieme al mio papà e devo ringraziare anche te.
A cena mio papà mi ha spiegato che tutti quelli che lavorano nei negozi hanno tanta passione, ma fanno fatica e tanti sacrifici , sono preoccupati per le tasse che in Italia sono altissime. Però tu puoi scegliere, toccare con mano le cose che vedi, provare il piacere di desiderare una cosa. Mi ha anche detto che il signor Amazon, che piace molto ai miei amici, ogni tanto ha un conticino da regolare con il fisco italiano. Mio papà ha concluso dicendo che dobbiamo aiutare gli italiani come noi e comprare nei negozi, che fa bene alla nostra economia.
Io non lo so , non mi intendo di queste cose, so però che la notte di Natale, ti immaginerò entrare di nascosto nella mia casa, mettermi i regali sotto l’albero e volare via, con la tua slitta e le renne. So che tu mi farai sognare e non c’è niente di più bello alla mia età. Voglio vedere se i miei amici si sogneranno uno che non si è mai visto, che non ha una slitta, che ha gli omini con il mugugno, che ti porta qualcosa che hai visto solo in foto. Caro Babbo Natale, grazie di esistere !
Il tuo bambino fedele.