Nel maggio 2018, durante la formazione del governo gialloverde, Marco Zacchera, giornalista, commercialista, già deputato per AN, ex sindaco di Verbania, ha dato alle stampe per i tipi del Borghese il suo Integrazione (im)possibile. Quello che non ci dicono su Islam, Africa e immigrazione.
Attivo proprio in Africa da decenni con l’organizzazione umanitaria Verbania Center, Zacchera propone un’analisi dettagliatissima della situazione migratoria, stando lontano sia dal rifiuto totale che dall’accoglienza acritica. Non ritiene si sia in piena emergenza: ma che, con la mancanza di risposte serie, ci si finirà. Il dato che più gli sta a cuore sembra essere quello del numero di under 35 sulle sponde del Mediterraneo: 80 milioni a Nord, 350 milioni a Sud – confronto che deve far pensare a quali saranno le sue conseguenze (inevitabili, se ancora tarderanno i provvedimenti), considerando quanto i giovani africani (e, a Est, quelli slavi) siano attirati da promesse di benessere nell’Europa centroccidentale.

Come da quarta di copertina, un libro “non buonista”, senza scivolare nell’invettiva antimigratoria. L’introduzione (che, come la succitata quarta di copertina, è un elogio a se stesso) reca un titolo che è una dichiarazione d’intenti: Parliamoci chiaro. Segue il capitolo Una questione di numeri, perché è di questo – oltre che della menzionata esperienza pluridecennale – che Zacchera si fa forte: fatti e dati. I quattordici capitoli – alternati ai “giramondo”, brevi narrazioni di storie d’emigrazione – espongono, anche crudamente, più risvolti possibili del globale fenomeno migratorio: le sue cause scatenanti, la storia del colonialismo, i rapporti di forze tra Africa e Cina, il dilagare della mafia nigeriana, il lascito italiano in Eritrea, le ritorsioni dei neri sui bianchi in Sudafrica, la questione islamica e l’arrendevolezza vaticana, la nuova schiavitù nei paesi arabi, l’emigrazione italiana nello scorso secolo, l’urgenza di attuare scelte decise e precise, il soffocamento dell’Occidente nel torpore della globalizzazione, i nuovi italiani.
Zacchera ha l’onestà di chiarire subito le sue scelte politiche, da moderato di destra, e religiose, da cattolico praticante; ma non per questo accomoda la sua – spietata – analisi a un partito preso. L’indagine è lucida, documentata, esaustiva, scomoda.
Concludono il libro una riflessione, non proprio illuminante, di Paola Palma (già autrice del punto più basso del libro: il quarto “giramondo”, Le cinesi al mare, due costernanti pagine di banalità sinofobiche) su Bergoglio e sui predecessori, partendo da Paolo VI; e un’appendice con sondaggi (curati da Arnaldo Ferrari Nasi per Analisi Politica) i quali dimostrano che l’atteggiamento degli italiani nei confronti dell’immigrazione è ben lontano dall’essere “buonista”.
Marco Zacchera
Integrazione (im)possibile.
Quello che non ci dicono su Islam, Africa e immigrazione
Il libri del Borghese, Roma 2018
Ppgg. 130, euro 18.00