Con buona pace degli idioti di turno, della signora Boldrini e dei pavidi, non vi è alcuna possibilità di compromesso e mediazione con i terroristi dell’Isis. Nessuna pace è possibile. Lo conferma una volta di più la macabra rivendicazione ufficiale del gruppo islamista dei massacri di Parigi.
“Un attacco di soldati del califfato ha preso di mira la capitale dell’abominio e della perversione, quella che porta la bandiera dei crociati in Europa. Otto fratelli, con cinture esplosive e fucili d’assalto, hanno preso di mira obiettivi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese. Lo Stade de France durante la partita di due partiti crociati, Francia e Germania, al qualche assisteva lo scemo di Francia, Francois Hollande. Il Bataclan dove erano riuniti centinaia di idolatri in una festa di perversione insieme ad altri obiettivi simultaneamente nel X, XI e XII arrondissment. La Francia e coloro che la seguono devono sapere che resteranno i principali obiettivi dello Stato islamico e che continueranno a sentire l’odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver osato insultare il nostro Profeta, essersi vantati di combattere l’Islam in Francia e colpire i musulmani nella terra del Califfato con i loro aerei”.
La guerra non si ferma, non si fermerà. Sarà una guerra totale e spietata, in Medio Oriente, in Africa, in Europa. Prepariamoci, allora, evitando letture affrettate, e scegliamo gli alleati (anche nel mondo musulmano, vedi l’Egitto, il Marocco…) ed evitiamo gli infidi, i doppiogiochisti (Arabia Saudita in primis). L’alternativa non è la resa ma la sottomissione.