• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 23 Settembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

L’Italia ha perso tutto. Anche la lingua

di Cristiano Puglisi
1 Gennaio 2015
in Home
2
L’Italia ha perso tutto. Anche la lingua
       

Il jobs act è legge, approvato definitivamente dal Senato a inizio dicembre. Bene. O male, a seconda dei punti di vista. Sicuramente però qualcosa di intimamente negativo all’interno del decreto c’è: il nome. Sì, perché la vera rivoluzione di questo decreto è innanzitutto linguistica. La legge delega sul mercato del lavoro è forse il primo decreto votato dal Parlamento italiano con un titolo in una lingua straniera.

E questo, se vogliamo, la dice lunga sullo stato di salute del nostro (ex) Bel Paese. Il Paese che ha dato i natali alle “tre corone” della letteratura, Dante, Petrarca e Boccaccio, ai grandi autori del rinascimento, ai Verga, ai D’Annunzio che scrive le leggi in una lingua straniera. Orrore? Disgusto? Bestemmia? Per noi forse. Per Matteo Renzi, padre di quella legge, sicuramente no.

Eh sì, perché al “rottamatore” tutto si può imputare, ma non che non sappia comunicare. E lui quello sa farlo bene e sa quindi anche chi è il suo pubblico di riferimento, il suo elettorato reale e potenziale. Un pubblico per cui l’autore della Commedia non varrà mai quanto uno Steve Jobs e un libro di letteratura mai quanto un iPhone. E attenzione, qui non si sta generalizzando, non si sta dicendo che tutti gli italiani siano ignoranti. Anzi, è proprio quello il dramma. Non è nelle case popolari che circolano queste idee. No, questo è un mito che va sfatato. E’ tra i figli della borghesia colta delle grandi città che si diffonde il verbo anglofono. Il pensiero unico totalizzante del primato dell’inglese e della civiltà anglosassone sul resto del mondo.

E’ un’idea che valica i semplici confini linguistici per andare a costituire un’intera weltanschaung, una visione del mondo, che vuole, oltre all’utilizzo della lingua dei dominatori, anche il primato del quantitativo sul qualitativo, dei file in excel sui file di word, della tecnica sugli ideali. Il sociologo Georg Ritzer parlava di “Mcdonaldizzazione” della società. Eccola, è arrivata. La frenesia per cui tutto debba essere misurato, quantificato, monetizzato, tipica della cultura di marca angloamericana. Una cultura nata dalla fusione dell’illuminismo laicista e scientista di fine ‘700 e dell’idea protestante e calvinista del lavoro.

Di fronte a tutto questo “splendore” anglo-modernista, la lingua e la cultura italiana se ne vanno in soffitta, con buona pace dell’idealismo gentiliano. Un frutto, anche questo, dell’assenza di sovranità, che ha fatto sì che l’Italia sia divenuta in pochi anni un Paese culturalmente ed economicamente colonizzato e felice di esserlo. Un Paese orgoglioso di sedersi di fronte a Mtv sgranocchiando merendine (non diciamo snack per coerenza, ndr) fabbricate da qualche multinazionale, una nazione dove l’andarsene all’estero è divenuto motivo di vanto per i giovani e le loro borghesi famiglie. Un Paese totalmente dimentico del proprio glorioso passato e che ha perso tutto. Anche la lingua.

Tags: BoccaccioDante Alighierilingua italianamonoglottismoPetrarcascuolasovranità nazionale
Articolo precedente

Confronti/ Alla destra dispersa non servono Conan da tastiera ma pensieri lunghi e forti

Prossimo articolo

Riviste/ La nuova primavera di Tradizione

Cristiano Puglisi

Correlati Articoli

Le aziende cercano personale ma nessuno risponde. Mancano apprendisti, lavoratori specializzati, tecnici
Economia

Le aziende cercano personale ma nessuno risponde. Mancano apprendisti, lavoratori specializzati, tecnici

di Mario Bozzi Sentieri
11 Settembre 2023
0

La sfida occupazionale deve fare i conti – in questi anni di trasformazioni tecnologiche – con la difficoltà a trovare...

Leggi tutto
Ritrovare la “bella parola”. Nella letteratura come nel giornalismo

Ritrovare la “bella parola”. Nella letteratura come nel giornalismo

7 Settembre 2023
Il governo Meloni e “l’amico amerikano”. Un rapporto cordiale ma sbilanciato

Il governo Meloni e “l’amico amerikano”. Un rapporto cordiale ma sbilanciato

30 Luglio 2023
Abolire l’esame di maturità o tornare a Gentile? Il dibattito

Abolire l’esame di maturità o tornare a Gentile? Il dibattito

6 Luglio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Riviste/ La nuova primavera di Tradizione

Riviste/ La nuova primavera di Tradizione

Commenti 2

  1. Simone Pessolano says:
    9 anni fa

    Totalmente d’accordo.
    Simone

    Rispondi
  2. Pingback: L’Italia ha perso tutto. Anche la lingua | Il Ghibellino

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Claudio Risé/ Una società così crudele piacerebbe tanto al marchese de Sade

Claudio Risé/ Una società così crudele piacerebbe tanto al marchese de Sade

22 Settembre 2023
Il governo belga stringe sull’immigrazione ma i socialisti vogliono altre “risorse”

Il governo belga stringe sull’immigrazione ma i socialisti vogliono altre “risorse”

22 Settembre 2023
La stupidità collettiva, il vero “segno dei tempi”

La stupidità collettiva, il vero “segno dei tempi”

22 Settembre 2023
Solidarietà/ Dall’Italia al Donbass aiuti per bimbi e anziani. La missione dell’associazione Vento dell’Est

Solidarietà/ Dall’Italia al Donbass aiuti per bimbi e anziani. La missione dell’associazione Vento dell’Est

22 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In