Che l’estrema destra statunitense fosse la più idiota del mondo, lo si sapeva da un pezzo (e sì che di concorrenti agguerriti, in quell’ambito, ne aveva e ne ha a bizzeffe!), ma questa volta si sta davvero superando. E’ riuscita in un sol colpo ad eliminare definitivamente Trump dalla scena politica, a far trionfare l’equivalenza Partito democratico=democrazia, a dare la stura ovunque a una retorica massmediale che ricorre ai paragoni più assurdi (Allende 1973 – salvo il fatto che qui non ci sono né aerei da bombardamento né carri armati… un piccolo particolare; Tejero 1981 – ma la Guardia civil qui dov’è?, “colpo di Stato”, “insurrezione” e chi più ne ha più ne metta…) e a far equiparare i populisti europei a questo bel manipolo di dementi. Complimenti vivissimi.
Marco Tarchi
Il risultato immediato e di sicuro stato quello di dare il via al caravanserraglio dei “giornalisti” di carriera ben accomodati dal potere dalla “sinistra”, ma credo appunto che al di là del folclore italico (che nulla determina)quello che è accaduto possa essere comunque un segnale per chi si accinge a governare, a non modificare la politica di riequilibrio della bilancia commerciale che Trump ha intrapreso nei confronti della Germania e Cina che ha prodotto soprattutto nella produzione di acciaio milioni di posti di lavoro negli U.S.A. in caso contrario credo che assisteremo ad altri e forse più gravi proteste. Sullo sfondo vedo anche il recente accordo sugli investimenti che L’Europa (si legge Germania) con la Presidenza Merkel ha stipulato con la Cina.
In tutto questo dove sta l’Italia ?? Alla luce della struttura economica italiana e dei nostri concorrenti diretti (appunto Cina, Germania) sarebbe il caso di puntare sul mercato americano e giapponese unici mercati potenziali per i prodotti di alto valore aggiunto che costituiscono il famoso Made in Italy, se questo esiste ancora?
Caro Sig. Baraldi,
l’Italia non c’è in questo momento, ci sono i Proci che stanno pascolando sulle sue ossa, e di Ulisse non si vede ombra.
Una buona serata