• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
martedì 5 Dicembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Rassegna Stampa

M. Veneziani/ Il vecchio centrodestra non c’è più. E adesso?

di Redazione
16 Ottobre 2018
in Rassegna Stampa
0
M. Veneziani/ Il vecchio centrodestra non c’è più. E adesso?
       

Il centrodestra come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Lo ha detto l’altro giorno Giorgetti, il numero due della Lega parlando a una platea di destra. Ha detto semplicemente la verità, ai limiti dell’ovvietà. Ma ha suscitato scandalo e indignazione tra i fondamentalisti del berlusconismo, come se avesse rotto un patto di sangue nel centro-destra e si fosse ammutinato al Legittimo Sovrano nel nome del sovranismo. In realtà il paesaggio è radicalmente mutato, i rapporti di forza all’interno del fu-centrodestra si sono capovolti, e ci troviamo a vivere in una stagione italiana e internazionale completamente mutata.

Senza considerare che se il re del centro-destra, Silvio primo (e ultimo), si allea alla sinistra smette di rappresentare il suo mondo e rappresenta solo sé stesso, i suoi famigli e poco altro. Il problema è chiaro. C’è chi è ancora aggrappato alla storia precedente, è andato al potere, con quella formula. E davanti al declino vistoso e irreversibile di Berlusconi pensa e soprattutto spera che il berlusconismo sopravviverà al suo Artefice. E invece i partiti personali, le monarchie senza eredi, finiscono col Re. Dopo il capo resta la coda. In modo irreversibile. Dovrà sorgere qualcosa, qualcuno in grado di ereditare i residui di quel regno ma con una prospettiva, un disegno, e leader credibili e non semplicemente luogotenenti, cortigiani e maggiordomi del Capo. Chi si sforza di tradurre quell’area in termini di idee, chiama quell’area liberale e moderata. Ma quella formula, in realtà, era stata solo un collo di pelliccia con cui adornare la monarchia populista di Berlusconi, il cui centrismo in realtà era un ego-centrismo. Ma per lunghi anni quel leader ha funzionato, almeno nelle battaglie elettorali, soprattutto come antagonista della sinistra e come alleato di forze non moderate né liberali come la destra nazionale e la Lega. Per carità, una forza liberale di centro, aperta al Pd renziano, ha diritto di esistere e magari pure senso, anche se rappresenta una piccola minoranza elettorale; ma non può accampare alcun diritto e alcuna egemonia rispetto alle forze che oggi si definiscono sovraniste. Può perfino prefigurare qualche alleanza con loro, come quelle locali che perdurano, ma non può pensare di mantenere intatta la formula del passato e il dosaggio, gli ingredienti e i leader del passato. Berlusconi probabilmente è passato alla storia, e non solo alla storia del gossip e della cronaca giudiziaria; ma è ormai passato in politica, passato remoto. E la constatazione va fatta senza amore e senza odio, come un dato di fatto. Berlusconi è finito lungo questi sette anni che ci dividono dal suo ultimo governo che un mezzo golpe bianco, italo-europeo spodestò. Qualunque cosa nascerà col tempo non sarà più una nuova monarchia berlusconiana con alleati a strascico.

L’incognita vera e drammatica che incombe sul nostro presente-futuro è invece legata a ciò che sostituirà quella leaderhip e quella formula politica. Finché parliamo di Salvini come leader e della Lega come forza principale, ci limitiamo solo a una realistica considerazione di fatto. È oggi in testa ai sondaggi, supera il trenta per cento, e pur considerando quanto aleatorio e psicolabile sia il consenso elettorale, il fatto è incontestabile. Ma quella forza “sovranista”, oltre l’alleato minore – la Meloni – e qualche frammento di Forza Italia, tipo Toti, dovrà considerare strutturale, permanente, l’alleanza coi grillini nel nome del populismo anti-establishment? Qui nascono le preoccupazioni per un alleato così diverso, così inadeguato, così inaffidabile. Abbiamo già detto che il grillismo è lo stadio infantile del populismo, poi c’è il sovranismo della Lega che è la sua versione media; manca un livello più adulto, una visione matura, in grado di governare, cambiare le cose nel nome di un disegno politico, culturale e ideale. E non si può pensare che questo terzo livello possa essere un liberalismo residuo o redivivo, d’estrazione berlusconiana. La partita che si gioca in Italia, in Europa e nel Mondo è un’altra, le alternative in campo sono diverse, le domande e le risposte appartengono a un’altra epoca.

La sinistra, come la destra, sono categorie vecchie ormai inservibili ma hanno una loro storia, una loro cultura politica e lasciano al presente alcune eredità. Il centrodestra, invece, fu solo una formula di governo, un cartello elettorale, una coalizione intorno a un capo. Storie finite, si va a capo.

Berlusconi ha ragione quando attacca la follia delle leggi grilline ma ha torto quando pretende di dettar legge ai vecchi alleati sovranisti. Non si accorge che anche in politica è passato dal Milan al Monza…

 

 

Marcello Veneziani, Il Tempo 15 ottobre 2018

Tags: BerlusconicentrodestraMarcello VenezianiMatteo Salvini
Articolo precedente

Roberto Fico e dintorni. Il razzismo dell’antirazzismo

Prossimo articolo

La lezione di Aleksandr Solzenicyn. Vivere senza menzogna

Redazione

Correlati Articoli

Marcello Veneziani/ Le guerre e l’inutile strillare delle tifoserie
Home

Marcello Veneziani/ Le guerre e l’inutile strillare delle tifoserie

di Redazione
23 Ottobre 2023
2

I massacri di Hamas in Israele e l’invasione dell’Ucraina sono stati letti come un attacco all’occidente che impone agli occidentali...

Leggi tutto
Buone notizie, rinasce “Pagine Libere”, la rivista del sindacalismo nazionale

Buone notizie, rinasce “Pagine Libere”, la rivista del sindacalismo nazionale

21 Settembre 2023
Marcello Veneziani/ Una prece per Alain Elkann, viaggiatore sfortunato e ignorato

Marcello Veneziani/ Una prece per Alain Elkann, viaggiatore sfortunato e ignorato

2 Agosto 2023
“Beato lui”. Buttafuoco saluta Berlusconi

“Beato lui”. Buttafuoco saluta Berlusconi

24 Giugno 2023
Carica altro
Prossimo articolo
La lezione di Aleksandr Solzenicyn. Vivere senza menzogna

La lezione di Aleksandr Solzenicyn. Vivere senza menzogna

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Lo sport malato/ Per finirla con le scuole di calcio: inutili, costose e senza gioia

Lo sport malato/ Per finirla con le scuole di calcio: inutili, costose e senza gioia

4 Dicembre 2023
Destra e cultura. Serve una strategia efficace e una visione alta

Destra e cultura. Serve una strategia efficace e una visione alta

4 Dicembre 2023
Claudio Risé/ Finitela con la lagna sul patriarcato. La vera sciagura è il disagio psichico

Claudio Risé/ Finitela con la lagna sul patriarcato. La vera sciagura è il disagio psichico

3 Dicembre 2023
Cosa rimane del ceto medio? Una categoria di nuovi invisibili

Cosa rimane del ceto medio? Una categoria di nuovi invisibili

3 Dicembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In