• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 6 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Rassegna Stampa

Marcello Veneziani/ Qatargate e dintorni. Quei “buonisti” così corrotti, così ipocriti

di Redazione
15 Dicembre 2022
in Rassegna Stampa
1
Marcello Veneziani/ Qatargate e dintorni. Quei “buonisti” così corrotti, così ipocriti
       

C’è qualcosa di nuovo e di agghiacciante nel filone della corruzione che ha colpito la sinistra nel Parlamento europeo e in ambito sociale e che non riguarda casi isolati e singole mele marce perché tradisce una mentalità e fa intravedere una filiera.
Storicamente, conoscevamo due tipi differenti di corruzione politica nella sinistra italiana. In primis quella che lucrava sull’export verso l’est sovietico e non solo, si serviva delle cooperative ed esigeva tangenti, percentuali fisse di mediazione e passaggi obbligati; ma non aveva finalità di lucro personale, serviva a finanziare il Partito, o al più la corrente, e il mondo circostante di associazioni, reti, presidi territoriali. Il secondo tipo invece fu la corruzione ad uso politico ma anche largamente personale, che assimilava la sinistra di governo e sottogoverno al ceto di potere centrista e democristiano; la corruzione seguì al passaggio dal vecchio socialismo o comunismo ideale al nuovo pragmatismo, alla modernizzazione e alla laicizzazione della politica, al “realismo” spregiudicato che solitamente coincideva con governi di coalizione e inserimento stabile nei gangli del potere. Il primo tipo di corruzione ebbe in Primo Greganti il testimonial più famoso ai tempi di Tangentopoli, colui che si addossò proverbialmente colpe a livello personale per non far mettere sotto accusa un sistema consolidato e il Partito, con i relativi quadri direttivi. L’intera storia della sinistra comunista che ruotava intorno al partito era imperniata su quella rete di mediazioni e quel tipo di finanziamento.
Il secondo tipo di corruzione coincise con l’avvento della sinistra riformista al governo, con la formula del centro-sinistra, e in un primo tempo col partito socialista, già prima dell’era craxiana; ma poi si estese alla sinistra postcomunista e ai partiti che ne avevano preso il posto. Tangenti sugli affari, sugli investimenti, sugli appalti, su tutto quanto passasse dal vaglio del potere politico e amministrativo. Si, i costi della politica ma anche del malaffare personale.
Ora, il terzo tipo di corruzione che emerge in questi giorni, e che coinvolge il business dell’immigrazione e dell’accoglienza, il traffico dei diritti umani, le organizzazioni non governative, oltre che le istituzioni europee, segna un passaggio ulteriore e veramente inquietante, vorrei dire quasi un salto nell’abisso: non si specula più sul ruolo di potere per taglieggiare il mondo degli affari e delle imprese, per modificare i piani regolatori e chiedere tangenti sulle opere pubbliche, o per comprare voti di scambio e vendere protezioni. Ma la corruzione avviene nel nome dei diritti umani, sulla pelle degli sfruttati e degli schiavizzati, e nel caso del Qatar perfino sulla morte dei lavoratori non garantiti. Avviene cioè nel modo peggiore in assoluto: presentandosi come paladini dei diritti umani e speculando in realtà ai loro danni, fino a dare copertura politica, umanitaria e mediatica a quegli stati dispotici che calpestano i diritti umani, schiavizzano i lavoratori e non si preoccupano se i loro arricchimenti illeciti privati, avvengano a spese della vita di centinaia, forse migliaia, di morti sul lavoro. Non è solo il livello peggiore di corruzione rispetto ai due precedenti in uso a sinistra; ma è peggiore in assoluto, perfino rispetto ai casi più efferati di corruzione conosciuti in tutti gli altri versanti, moderati e centristi, leghisti, liberali e destrorsi. Nessuno ha mai rubato nel ruolo di difensore dei poveri, dei deboli e degli oppressi, cioè di coloro che manda allo sbaraglio; nessuno ha mai preteso, tra i peggiori corrotti della prima e della seconda repubblica, la buona coscienza di apparire dalla parte degli sfruttati e degli oppressi contro gli oppressori infami proprio nel momento in cui era complice, a libro paga, dei loro carnefici e sfruttatori. Dal profilo umano e morale, è peggio di quel che fanno gli scafisti in mare o i caporali nelle campagne.
Stiamo conoscendo questo mondo di sotto dopo il caso Souhamoro e famiglia e dopo il caso Qatar, famiglie annesse e affari paralleli. Vicende di un familismo corrotto e immorale che fanno impallidire il caso Mimmo Lucano a Riace. O, a livello internazionale, il caso Lula, sempre per restare nell’ambito della corruzione a sinistra. E si comprende bene dai profili che emergono e dalle relazioni e convergenze, che non si tratta di casi personali o isolati ma di un sistema, una filiera, che ha diramazioni estese e livelli di responsabilità diversi.
La cosa che fa più rabbia e schifo è stata la diversione gigantesca della macchina mediatica: dei mondiali di calcio nel Qatar è arrivata ossessivamente da noi, solo la battaglia – in campo, sugli spalti e per le strade – femminista dei diritti e del riconoscimento lgbtq+, prendendo lo spunto dal caso Iran; mentre si ignorava che gli stadi su cui giocavano le nazionali e gli spalti gremiti dai benestanti di tutto il mondo, erano costati, secondo l’inchiesta del Guardian ben 6500 morti sul lavoro (cinquecento pubblicamente riconosciuti dallo stesso governo del Qatar). Ancora una volta il dramma sociale veniva cancellato dalla rappresentazione arcobaleno e dalle loro rivendicazioni. Ancora più rivoltante risulta oggi quella distrazione dell’opinione pubblica mondiale se si considera che qualcuno stava guadagnando sacchi di denaro sulla vita di quei poveri lavoratori uccisi che diceva di voler tutelare, per aver lodato tiranni straricchi.
Uno schifo, una vergogna per tutti. D’altra parte qual è il tratto specifico degli orrori del comunismo compiuti nel novecento? Promettere il paradiso e generare l’inferno, battersi per un mondo migliore, anzi perfetto, e massacrare il mondo reale, e imperfetto, in cui vivono gli uomini e i popoli. La tirannia a fin di bene, il massacro a scopi umanitari. Caduta, o quasi, quell’ideologia e il suo anelito salvifico e rivoluzionario, la mentalità è rimasta la stessa, ma in assoluta malafede, applicata a livello individuale. Il peggio del peggio.

Marcello Veneziani, La Verità – 14 dicembre 2022

Tags: corruzioneongQatar
Articolo precedente

Qualche amara verità sui pagamenti con moneta elettronica…

Prossimo articolo

Narrativa identitaria, un convegno online del Guastatore

Redazione

Correlati Articoli

Stivale in svendita/ Alberghi, moda, aerei: il mega shopping del Qatar in Italia
Economia

Stivale in svendita/ Alberghi, moda, aerei: il mega shopping del Qatar in Italia

di Gian Micalessin
19 Dicembre 2022
0

A volte il passato, anche recente, può sembrare comico. O surreale. Di certo così appaiono, oggi, le cronache dell'ottobre 2012...

Leggi tutto
I doppi e tripli giochi del Qatar. Tra Occidente, Iran e fondamentalisti

I doppi e tripli giochi del Qatar. Tra Occidente, Iran e fondamentalisti

14 Dicembre 2022
Relazioni pericolose. Ai qatarioti piacciano i sinistrosi e ai sinistrosi piacciono i soldi

Relazioni pericolose. Ai qatarioti piacciano i sinistrosi e ai sinistrosi piacciono i soldi

14 Dicembre 2022
Arrestate Salvini e Minniti! L’ultima follia dei “buonisti”

Arrestate Salvini e Minniti! L’ultima follia dei “buonisti”

2 Dicembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Narrativa identitaria, un convegno online del Guastatore

Narrativa identitaria, un convegno online del Guastatore

Commenti 1

  1. Gabriele Baraldi says:
    2 mesi fa

    Dott. Veneziani mi permetto di aggiungere che la consapevolezza di quanto sia deleteria è distruttiva la sinistra per le sorti nazionali non è per me una novità oggi non mi sorprende per nulla il Quatargate ( è un caso che siano coinvolti italiani di sinistra ?)quanto combinato dalle cooperative e Lega braccanti di Soumahoro, piuttosto quello che mi sorprende e l’assenza degli anticorpi che dovrebbe impedire che questi fenomeni diventino la consuetudine. Mi spiego dove è la politica territoriale dove sono i magistrati dove sono i giornalisti d’inchiesta ? Perché nonostante innumerevoli segnalazioni non si è provveduto a bloccare le cooperative in questione ? Perché per fermare gli intrallazzatori sinistri si dovuto attendere i sevizi Belgi ?

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

L’Albania nello spazio. Due satelliti per controllare il territorio e combattere la criminalità

6 Febbraio 2023
Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

Economia circolare, una terza via produttivistica e sostenibile

6 Febbraio 2023
Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

Impariamo dal Sud? Un discorso differenziale e un libro importante

5 Febbraio 2023
Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

Regione Lazio, alla ricerca di una visione (e di una speranza)

5 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In