Con fatica e tanti risparmi la Marina Militare prosegue il suo piano di ammodernamento e razionalizzazione, un programma che giudichiamo, comunque, insufficiente poichè la flotta sarà ridotta del 45 per cento rispetto all’attuale consistenza.
Il 25 giugno sono state ufficialmente cedute al Bangladesh (che le impiegherà nella sua Guardia costiera) le corvette Minerva e Sibilla mentre sabato scorso, presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano, è stato varato il sommergibile intitolato alla medaglia d’oro Romeo Romei, il quarto della classe ‘Todaro’, tipo U212A. Come l’unità gemella ‘Pietro Venuti’ (seconda serie della classe dopo il Todaro e lo Scirè) varato lo scorso ottobre nello stabilimento di Muggiano, il “Romei” sarà caratterizzato da soluzioni tecnologiche altamente innovative, interamente realizzato in materiale amagnetico con l’applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica.
Il battello ha un dislocamento di superficie di 1.509 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 55,9 metri, un diametro massimo di 7 metri e può raggiungere in immersione una velocità superiore ai 16 nodi. L’equipaggio sarà di 27 militari. Nei prossimi mesi l’unità proseguirà le attività di allestimento presso il Cantiere Navale Militare nel sito di Muggiano e sarà consegnata nella seconda metà del 2016. Il sommergibile segue di circa un anno il “Pietro Venuti”, attualmente in costruzione presso lo stesso cantiere di Muggiano. I due battelli — la cui consegna è prevista nel 2015 e 2016 — sostituiranno due sommergibili della classe “Sauro” (terza serie), realizzati alla fine degli anni Ottanta. Il programma è la prosecuzione di quello iniziato nel 1994 in cooperazione con il German Submarine Consortium, che ha già portato negli anni scorsi alla costruzione di sei battelli per la Germania e di due per l’Italia – il “Todaro” e lo “Scirè”, consegnati rispettivamente nel 2006 e nel 2007 .
Una curiosità. Il “Romei” è il 102/mo sommergibile realizzato al Muggiano dal 1907, anno in cui venne varato il “Foca” per la Regia Marina Italiana. Da allora questo cantiere si è sempre distinto nella realizzazione di battelli, oltre che per la Marina italiana, anche per quelle di Brasile, Spagna, Portogallo, Svezia e Danimarca.