Il vicesindaco di Roma, intervenuto di tutta fretta alla cerimonia in Campidoglio in sostituzione del sindaco Marino, ignorava persino che il 12 novembre fosse la giornata dedicata a tutti i caduti delle missioni internazionali e non solo l’anniversario della strage di Nassirya.
Il suo discorso, riferito ai soli caduti in Iraq, ha quindi scatenato le legittime proteste degli altri parenti intervenuti alla cerimonia. Il sindaco Marino, che evidentemente tra i suoi tanti impegni pubblici e privati quali le trascrizioni dei cosiddetti matrimoni gay e i noti problemi automobilistici, non ha trovato il tempo per partecipare alla commemorazione, è riuscito a fare guai anche con la sua assenza.