DUM ROMAE CONSULITUR SAGUNTUM EXPUGNATUR. Viene in mente Tito Livio,quando osserviamo,in questi giorni, il vertice di Fratelli d’Italia-AN, impuntarsi sulla questione delle preferenze, mentre Renzi e Berlusconi stanno realizzando il sogno di monopolizzare future MAGGIORANZE ed OPPOSIZIONI, senza avere i voti sufficienti per esserne legittimati dal Popolo Italiano.
Intanto una domanda al nostro gruppo parlamentare : perchè vi siete lasciati trascinare in una causa persa in partenza,come quella delle preferenze, ormai praticamente escluse da ogni elezione parlamentare del nostro Continente,quando la soluzione è sotto gli occhi di chiunque, come voi, come noi, fa Politica da sempre ?
Possibile che non vi siate ricordati della vecchia legge elettorale per il Senato ? Intendo quella in vigore sino al 1993 . Secondo quella legge, l’Italia era divisa in 315 collegi. A proposito di candidature, ogni Partito designava UN candidato scelto fra militanti,dirigenti o personaggi di spicco che vivevano ed operavano sul territorio del collegio elettorale. Ed,infatti, la scelta giusta o sbagliata di questo o quel Partito,veniva regolarmente giudicata dagli elettori… e ve ne furono di sorprese nel tempo !
MA NON E’ NEMMENO QUESTO IL PUNTO. Oggi dobbiamo ragionare,piuttosto celermente, sul da farsi, nel caso il famigerato ITALICUM venga azionato da RENZUSCONI, immediatamente dopo la sua approvazione… cosa che credo sia più che probabile. I proclami su Senato e Titolo V° sono solo SPIRITOSE BALLE . RENZUSCONI vogliono andare a votare e, secondo loro, regolare i conti interni e spartirsi il monopolio di maggioranza ed opposizione.
Lasciamo da parte la questione elezioni europee. Per l’appuntamento del 25 maggio, Fratelli d’Italia-AN, farà benissimo a presentarsi da sola, perchè la storia elettorale delle europee ci insegna che i cittadini votano liberamente e di cuore per cui non è affatto difficile che la nostra formazione superi lo sbarramento del 4%.
MA QUESTO RAGIONAMENTO NON PUO’ VALERE per le elezioni politiche. SICURAMENTE NON per elezioni politiche che si vadano a celebrare prima o in contemporanea alle europee, giacchè è praticamente sicuro che gli Italiani eserciterebbero un voto DISGIUNTO e rischieremmo QUASI CERTAMENTE di rimanere fuori dal Parlamento nazionale,nello stesso momento in cui,invece, molto probabilmente, entreremmo nell’Europarlamento.
A questo punto, dobbiamo avere CORAGGIO e guardarci intorno e senza perderci in contorcimenti e sofismi , dobbiamo dirci che l’unico interlocutore possibile è … la Lega Nord di Matteo Salvini.
Poi se questa intesa possa sostanziarsi in un ingresso di FdI-AN e LN con una loro lista unitaria nella coalizione Berlusconi o in una battaglia in solitaria della stessa lista unitaria per conquistare l’8% riservato alle liste NON coalizzate, è fatto successivo.
MA IL TEMA E’QUESTO. Chi mi legge e non mi conosce, deve sapere che io sono Siciliano. Dunque non è a cuor leggero che sostengo questa tesi.Tuttavia è l’unica strada percorribile e COERENTE
Intanto la Lega di Salvini non è quella di Bossi e delle idiozie secessionistiche. La Lega di Salvini sostiene tesi politiche assai vicine e talvolta identiche alle nostre. Siamo accomunati dalla severa critica all’impianto politico economico dell’attuale UE, rifiutiamo il servilismo italiano ai dettami di Bruxelles e Berlino, siamo per un severo controllo dell’immigrazione clandestina, vogliamo sia loro che noi una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio, siamo d’accordo sul rifiuto dello strangolamento fiscale del nostro Popolo e nell’accusare la Politica ed i sindacati di averci portato fuori dalla concorrenza economica sino al punto, è storia di queste ore, di fare fuggire dall’Italia FIAT ed ELECTROLUX, ultime di una lunga lista di ritiri dagl’investimenti nel nostro Paese. Ed allora COSA ASPETTIAMO ad aprire un dialogo con Salvini ?
Non sarebbe neppure una novità assoluta ! Giorgia Meloni e Flavio Tosi hanno dialogato parecchio solo qualche mese addietro.
Insomma,una Lista unitaria per le Politiche fra FdI-AN e Lega Nord, replicherebbe in qualche modo lo schema del FAMOSO 1994 ,laddove la Lega raccoglierebbe al Nord e noialtri al Centro Sud.
Infine DICIAMOLO : PER QUANTO TEMPO ANCORA VOGLIAMO FARE FINTA DI NON SAPERE quanto elettorato di Destra nel tempo si è spostato verso la Lega, abbandonando quest’ultima solo quando il bossismo dimostrò tutti i suoi limiti e la sua meschinità ? Dunque facciamo attenzione : Salvini non è Bossi…
Sono d’accordo.
Daniele
Condivido.