Massimo Corsaro, che di FdI è onorevole, ha provato più volte a smentire le indiscrezioni giornalistiche e via Twitter ha detto che il suo partito “offre [solo, ndr] un cantiere per discutere del futuro del centrodestra”, sempre che qualcuno non pensi – ha aggiunto – “che vada bene così”. Niente di più, insomma, anche se gli inviti lasciano pensare che l’appuntamento di Milano possa essere una prova generale in attesa del grande annuncio che potrebbe arrivare, chissà, già in estate.
Ad aprire i lavori saranno i fondatori di Fratelli d’Italia che, venerdì alle 18, discuteranno, proprio con Fitto e Boccia, su “L’Italia che vogliamo”. Sabato, invece, sguardi puntati sul futuro del “nuovo centro destra”. Alla tavola rotonda – 15 giugno, ore 18 – parteciperanno i tre fratelli fondatori e, tra gli altri, tanti ex An (Ronchi, Nania, Donzelli, Bignami e Storace, leader de La Destra). La reunion, si mormora, non avrà alcun carattere nostalgico e l’idea è quella di guardare al futuro senza versare lacrime ricordando il glorioso passato che fu.
“Le giornate tricolore” per ora sono solo un cantiere di idee e non il battesimo di un nuovo movimento politico; ma in realtà la due giorni milanese è occasione unica di discussione e confronto. Dopo il risultato di politiche e amministrative, infatti, il mondo che ruota attorno alla destra italiana vuole (e deve) ripartire, rimettendo in gioco anche le più consolidate convinzioni di parte. La speranza è che questa non diventi l’ennesima chance persa, perché significherebbe che la destra italiana è solo in attesa di una nuova bocciatura. Quella definitiva.
Michele Chicco – barbadillo.it, 13 giugno
destra? o estrema destra? se è destra farebbe meglio a costituirsi quale corrente del centro destra in quanto la destra e la sinistra non esistono se non quali varianti cromatiche delle alternanze al potere cosa che non ha certo bisogno di essere dimostrata essendo ormai agli atti della nostra storia più recente con tutti i suoi personaggi ormai professionisti del politichese più becero e disgustoso quelli cioè che hanno svenduto l Italia negli ultimi decenni. Se fosse estrema destra sarebbe neo-fascismo,ovvero quell orrida creatura creata dall antifascismo alla fine del secondo dopoguerra tramite una campagna mediatica senza paragoni nella storia che evocando un fantasma ormai affidato al giudizio storico lo hanno riempito di tutto quanto di più deleterio si possa immaginare dando vita a personaggi da stadio dove l attività sportiva non la praticavano più ma la tifavano degni figli di quel mondo nuovo che si voleva creare fatto di vita non più vissuta e quindi sofferta o goduta ma solo di vita a cui si assiste passivamente o in ultima analisi vissuta al limite a mezzo di una rissa nello o fuori dallo stadio, fatto di collaboratori del potere e pronti a favorire questa o quella fazione pur di un tornaconto personale ormai falliti e bocciati dalla vita stessa.un neo-fascista fatto di gesti estremi tutti molto stupidi che vanno dal beone al bullo di quartiere dal rissoso uomo forte al fanatico di simboli e saluti che se li potessero vedere quelli che li portarono con onore,dedizione,onestà, ma soprattutto consapevolezza del loro significato e di cosa obbligava il portarli dando perfino la loro vita, li prenderebbero a calci nel culo.O parliamo di fascismo magari il termine non è più di moda è troppo scomodo sicuramente antiquato. gli eserciti alleati lo hanno sconfitto e cancellato dalla vita politica italiana e allora parliamo de “La politica è l attività dello spirito in quanto stato” parliamo di “astratto lo stato antistante e soprastante l individuo” di “astratto l individuo che non contenga in se lo stato, e lo debba cercare o incontrare fuori di se” ma soprattutto di qualcosa che sia “PRASSI” e non solo “PENSIERO”