Il mondo colorato di Ottavio Missoni, il magnifico dalmata di Zara, rivive in tutto il suo splendore a Londra. Da oggi sino al 4 settembre, al Fashion and Textile Museum della capitale britannica, si può visitare la mostra “Missoni, l’arte, il colore”, il primo, grande omaggio a “Tai” (scomparso il 9 maggio 2013) e alla sua avventura straordinaria creativa, iniziata sull’Adriatico e proseguita in Lombardia.
Curata da Luciano Caramel, Emma Zanella, direttrice del Ma*Gadi Gallarate, e da Luca Missoni, figlio di Ottavio e Rosita, l’esposizione londinese propone 50 abiti, 45 opere pittoriche dalle collezioni del museo e della famiglia, dieci arazzi di Tai, alcuni suoi dipinti e una sezione documentale su opere ed esposizioni che hanno per tema Missoni.
Apre la videoinstallazione di Ali Kazma “Casa di moda”, quindi si passa a “Radici”, in cui sono esposte opere, dagli anni ’20 ai ’50, di Sonia Delaunay, Gino Severini, Giuseppe Capogrossi, Tancredi, Angelo Bozzola, Giacomo Balla, Emilio Vedova a delineare i riferimenti e le fonti di ispirazione dei Missoni. Ecco poi “Moda e arazzi” e ancora i “Dialoghi” tra l’intensa attività creativa di Ottavio e Rosita e la cultura visiva italiana tra gli anni ’60 e ’80: Gottardo Ortelli, Claudio Verna, Irma Blank, Alberto Biasi, Luigi Veronesi, Edoardo Landi, Enrico Prampolini, Gianni Monnet, Vedova, Bruno Munari.
Per Emma Zanella « La mostra è un affondo sulla creatività Missoni, sull’uso che fanno del segno, del colore, della forma, affiancato a opere storiche o a loro contemporanee che utilizzano, con esiti estetici autonomi e differenti, i loro mezzi espressivi. Il punto di partenza è stato Ottavio Missoni artista, pittore e creatore di arazzi come opere uniche, che già negli anni ’70 esponeva in importanti gallerie d’arte a Venezia e Milano. Così ci siamo concentrati sulla potenza del suo lavoro e sulla ricerca di entrambi i Missoni, Ottavio e Rosita, che hanno creato uno stile inconfondibile, disegnando un percorso omogeneo e ben cadenzato, guidato dal continuo confronto con l’arte e da affondi solo sulla maison. L’arte è entrata nel mondo produttivo Missoni, dagli operai alla sfilata finale, per rileggerlo in modo autonomo. Un rapporto rispettoso tra due mondi indipendenti ma che si guardano in maniera profonda». Ciao “Tai”, straordinario mago dalmata….