• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 8 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Mozambico/ I jihadisti assassinano una suora italiana, ma nel Belpaese nessuno ne parla

di Domenico Bonvegna
12 Settembre 2022
in Home, Mondi
0
Mozambico/ I jihadisti assassinano una suora italiana, ma nel Belpaese nessuno ne parla
       

Mentre la nostra attenzione è concentrata sulle prossime elezioni, sulla guerra in Ucraina, sulla scomparsa della regina Elisabetta (ho simpatia per l’istituzione monarchica, ma è esagerata l’attenzione che stanno dedicando alla regina le tv italiane), ma soprattutto sulle bollette del gas e della luce, in Africa, viene assassinata una suora italiana, suor Maria De Coppi. Il barbaro assassinio ad opera del gruppo jihadista Al-Shabaab, affiliato all’ISIS, gli islamisti hanno assaltato la comunità missionaria di Chipene, in Mozambico, retta dai comboniani, uccidendo la suora italiana. L’unico giornale a dare rilievo alla morte della suora è stato il quotidiano Avvenire.

«L’abbiamo uccisa perché era impegnata eccessivamente nella diffusione del cristianesimo», hanno detto gli assassini. Il messaggio non è stato ancora verificato ma ci sono pochi dubbi: fin da subito, i sospetti erano ricaduti sui jihadisti che, da Cabo Delgado, nelle ultime settimane, hanno iniziato a sconfinare nella provincia di Nampula, portando la loro brutale offensiva a sud del fiume Lurio.

Interessanti le riflessioni di Luca Basilio Bucca, pubblicate sul sito di Alleanza Cattolica. Sembra che l’obiettivo principale dell’azione terroristica fosse proprio suor Maria. In Mozambico in pratica c’è una guerra civile che dura dal 1975, da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Portogallo. Si combatte tra il Fronte del Frelimo e quelli del Renamo (Resistencia Nacional Mocambicana). Dopo la “guerra fredda”, il Frelimo si è alleato con l’Occidente, diventando liberale. Ma ora subentrano nel nuovo scenario politico, le forze islamiste. Cambiano i protagonisti ma la guerra c’è sempre. Le ideologie sono state sostituite dal jihadismo, che a sua volta dopo aver fallito in Iraq e in Siria si è trasferito nei Paesi africani. Infatti, Al-Shabaab risulta attivo nella provincia settentrionale di Cabo Delgado già dal 2007, quando – dopo un periodo di formazione in Arabia Saudita, Egitto e Sudan – i componenti del gruppo, salafiti, tornarono in quest’area cercando inizialmente di fare leva sul malessere socio-economico presente tra la popolazione, con l’obiettivo di istituzionalizzare la sharia e costituire uno stato islamico in Mozambico.

Bucca illustra sinteticamente gli ultimi sviluppi del jihadismo e degli scontri in Mozambico. “A partire dal 2015, – scrive Bucca – dall’autunno del 2017 iniziano gli attacchi armati ai danni della popolazione, intensificati dal 2019 con azioni sempre più cruente, fino ad episodi di smembramento e di decapitazione dello loro vittime registratisi a partire dall’autunno del 2020”.

A questo quadro s’intrecciano interessi economici, essendo proprio la regione settentrionale del Mozambico ricca di giacimenti di gas naturale, per l’estrazione del quale società europee, statunitensi e cinesi hanno investito ingenti risorse, oggi a rischio proprio a causa di questo quadro d’instabilità.

Tuttavia, “L’evento è in ogni caso, al di là delle specificità regionali, solo l’ultimo dei tanti che si verificano costantemente, soprattutto ai danni dei cristiani, in varie parti del mondo, in particolare in Africa e Asia, luoghi dove semplicemente professare la propria fede o partecipare alla Messa può letteralmente costare la vita”. Lo abbiamo più volte ribadito: questi eventi accadono spesso nel silenzio inerme della comunità internazionale e che finiscono per occupare solo il breve spazio di un articolo e di qualche nota di stampa.

Suor Maria aveva 83 anni – 59 dei quali vissuti da missionaria in Mozambico, Paese del quale aveva anche ottenuto la cittadinanza – e conosceva bene il pericolo che correva essendo già scampata ad un attentato qualche anno fa.

Consapevolezza del pericolo che emerge anche dalla sua ultima comunicazione alla nipote, qualche ora prima di venire uccisa, nella quale riferiva di una situazione tesa, con i jihadisti armati, ormai vicini alla missione, che attaccavano villaggi, uccidendo e rapendo la popolazione in fuga. Nonostante ciò ribadiva la sua volontà di non scappare e di volere continuare a svolgere il suo servizio in quello stesso posto.

Altrettanto significativo quanto scritto da don Loris Vignan su un gruppo Whatsapp della diocesi di Pordenone durante l’attacco, al quale è sopravvissuto insieme al confratello don Lorenzo Barro. Bucca critica i giornali che hanno definito questi messaggi “disperati”, sono invece, pur nella drammaticità degli eventi, una bella testimonianza di fede e di speranza. Le scuse per le proprie mancanze, il perdono e l’invito a perdonare chi da lì a poco avrebbe potuto ucciderlo e quel «ci vediamo in Paradiso», che per lui, se gli fosse toccata la stessa sorte di suor Maria, nel martirio, come insegna la Chiesa, sarebbe stata una certezza.

Tags: AfricaChiesa cattolicaMozambicoterrorismo
Articolo precedente

Il “Nobel dell’Asia” allo psichiatra cambogiano che cura le vittime del terrore rosso

Prossimo articolo

In Svezia vince la destra e si ridiscute l’adesione alla NATO

Domenico Bonvegna

Correlati Articoli

Costruiremo ancora cattedrali. Una storia di Alleanza cattolica
Home

Costruiremo ancora cattedrali. Una storia di Alleanza cattolica

di Domenico Bonvegna
30 Gennaio 2023
0

Da qualche settimana è uscito il primo volume della storia di Alleanza Cattolica, scritta da Oscar Sanguinetti e Pierlugi Zoccatelli....

Leggi tutto
Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali

Somalia/ Il governo di Mogadiscio riprende il controllo delle regioni centrali

28 Gennaio 2023
Verità scomode: Bergoglio non rappresenta la chiesa testamentaria. Allora si dimetta

Verità scomode: Bergoglio non rappresenta la chiesa testamentaria. Allora si dimetta

22 Gennaio 2023
I due papati. Benedetto e Bergoglio, tra cristianità paolina e teologia

I due papati. Benedetto e Bergoglio, tra cristianità paolina e teologia

12 Gennaio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
In Svezia vince la destra e si ridiscute l’adesione alla NATO

In Svezia vince la destra e si ridiscute l'adesione alla NATO

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Giulio Tremonti/ La globalizzazione è fallita. Amen

Giulio Tremonti/ La globalizzazione è fallita. Amen

8 Febbraio 2023
Perchè la battaglia pro-vita è una battaglia culturale

Perchè la battaglia pro-vita è una battaglia culturale

8 Febbraio 2023
E la guerra si avvicina sempre più…

E la guerra si avvicina sempre più…

8 Febbraio 2023
Giorno del Ricordo 2/ A Milano storie di patrie perdute

Giorno del Ricordo 2/ A Milano storie di patrie perdute

7 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In