In questi giorni da Bolzano a Trieste stanno riaffiorando strambi quanto fastidiosi conati separatisti. La retorica della “piccola” (o piccolissima…) patria e il richiamo al municipalismo più ottuso ottenebrano menti semplici e diventano funzionali a progetti opachi. Una tendenza pericolosa che va contrastata con simboli e, soprattutto, argomenti: l’Unità nazionale, l’indipendenza nazionale sono valori da illustrare e raccontare corretamente. Senza retorica e senza infigimenti. Con questa convinzione vi proponiamo questa bella intervista a Michele D’Andrea, storico del Risorgimento che ha dedicato molta parte della sua attività a far conoscere nella corretta luce l’Inno Nazionale Italiano. D’Andrea spiega con parole semplici ma ricche di contenuto le caratteristiche del nostro Inno e i motivi che ne fanno una pagina unica, profondamente legata alla nostra storia.
L’intervento è tratto dai collegamenti effettuati durante la trasmissione televisiva del Nabucco diretto da Riccardo Muti al Teatro dell’Opera di Roma, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (andata in onda il 17 marzo 2011 su Rai Storia).
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