Per la prima volta nella nostra storia recente,i temi della imminente campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, vengono dettati direttamente dall’elettorato. Per la verità, sembra essere un fenomeno generalizzato, poichè la stessa situazione si verifica in altre nazioni del continente ed il dato interessante é che i temi sono identici in molte nazioni d’Europa.
Recupero della sovranità nazionale,fine della politica di austerità,contestazione dell’onnipotenza degli euroburocrati, contenimento dello strapotere tedesco ed,infine,in molti casi, richiesta di consultazioni elettorali per l’uscita dall’euro,sono i temi del sempre più vasto fronte dei partiti anti euro o eurocritici.
Giorgia Meloni,durante il suo discorso alla Camera,lo scorso 11 dicembre, ha precisato le linee portanti della posizione EUROCRITICA di Fratelli d’Italia.
Certo, in Italia,ci dovremo confrontare con l’enorme visibilità che avranno il M5S e Forza Italia e ci disputeremo lo spazio restante con SEL, ma soprattutto con una Lega Nord che con Matteo Salvini ridiventa molto aggressiva e,di conseguenza,molto attrattiva verso un elettorato esasperato dal collasso socioeconomico della Nazione.La BELLA NOTIZIA che riguarda la possibilità per FdI di utilizzare il simbolo di AN, per la campagna elettorale,TUTTAVIA, non è da sottovalutare. Il grande rilievo dato dai media alla questione del simbolo, accredita sempre di più Fratelli d’Italia, come cardine della ricostruzione della Destra italiana e questo è anche dimostrato dalle livorose reazioni di alcuni, come noi provenienti da quel mondo, che ne temono, BEN A RAGIONE, le conseguenze politiche ed elettorali, sicuramente benefiche per la nostra parte,ma NON PER LA LORO.
Dobbiamo, DA SUBITO, ad ogni apparizione televisiva dei nostri esponenti, ad ogni nostra manifestazione, convincere gli Italiani di quanto sarà FONDAMENTALE recarsi in massa a votare, invertendo decisamente la tendenza costante al calo dell’affluenza alle urne ad ogni elezione del Parlamento continentale.
Gli Italiani, provano ogni giorno sulla loro pelle, quanto sia diventato pesante il ruolo di Bruxelles nella nostra vita. Perciò dovremo SPINGERE l’elettorato verso il voto, di modo che una rappresentanza suffragata da un popolo che abbia votato massicciamente,potrà realmente scardinare l’impostazione verticistica e germanocentrica dei Palazzi della UE.
Premesso tutto quanto sopra, rimane ineludibile, per un partito che giorno dopo giorno, diventa punto di riferimento della Destra italiana, rivisitare a fondo la questione Europa e sostenere il rovesciamento dei principi che sino ad ora hanno governato la costruzione europea , causandone, il massacro politico, sociale ed economico.
L’Europa sovranazionale che comprime le specificità di popoli antichi, carichi di tradizioni politiche, sociali, religiose, culturali,economiche per imporre politiche, intanto solo economiche, del tutto avulse dalle vere esigenze ed inclinazioni di molti dei popoli di questo continente é stato insieme un errore colossale ed una colpa imperdonabile.
Tutto questo viene da lontano. Comincia,e sembra uno sfregio della Storia, nel 1919 a Versailles, cioè proprio
nel luogo che aveva rappresentato uno dei simboli della grandezza dell’Europa del Concerto delle Nazioni. A Versailles nel 1919, l’Europa rinunciò, dopo la Grande Guerra a risolvere al proprio interno le cause del conflitto. L’Europa convenuta a Versailles si fece condizionare pesantemente dalle teorie del Presidente americano Wilson affidandosi, cioè alla NON CULTURA di una NON NAZIONE come gli Stati Uniti, Stato appunto,ma non Nazione e dagli interessi di un Impero, quello britannico, che sentiva ormai la sua crisi strutturale,e tutti ben sappiamo quanto la Gran Bretagna abbia sempre fatto Storia a sè nelle vicende europee. Ne conseguì inevitabilmente la Seconda Guerra Mondiale e il capolavoro di miopìa politica e culturale che furono Yalta e Potsdam nel 1945.
Cosa fare,dunque,perchè il nostro Continente riprenda il suo PERCORSO STORICO NATURALE ?
La Destra italiana deve PRIMA DI OGNI ALTRA COSA PRETENDERE DA SUBITO che SI RIAPRA LA QUESTIONE DELLE RADICI CRISTIANE del CONTINENTE, giacchè non vi è una sola nazione che lo componga che non veda la sua Storia contraddistinta dall’appartenenza alla Fede in Cristo e, perciò, pretendere che l’Europa CONFERMI SOLENNEMENTE la sua Cristianità.
La Destra italiana, deve tornare a proporre l’Europa delle Nazioni. Un tema che nel tempo abbiamo tralasciato.Oggi i fatti dimostrano che quella è l’unica strada percorribile come De Gaulle, fra gli altri, aveva intuito.La forza storica dell’Europa è sempre stata nelle diversità nazionali dei suoi popoli, tanto è vero che il nostro continente è sempre riuscito a sopravvivere anche ai più duri scontri al suo interno,grazie proprio a queste diversità e peculiarità.
Il grande confronto con gli Emergenti potremo sostenerlo soltanto ripristinando il “Concerto Europeo” delle Nazioni, principio antico,ma sempre valido. Le tradizioni che in ogni campo distinguono le Nazioni del nostro continente armonizzate fra di loro saranno la nostra forza e riconsegneranno all’Europa il ruolo che le spetta e che è indispensabile al mantenimento degli equilibri mondiali.
Per la destra (FdI,…) ci sarà un problema di visibilità alle prossime elezioni. Penso che aiuterebbe avere posizioni chiare sui vari problemi che abbiamo; sono d’accordo col rivendicare le radici cristiane dell’europa(qual’è la posizione sull’ingresso della Turchia nella UE?) ma già mi perdo quando sento parlare di “europa delle nazioni”. Mi interesserebbe sapere se potremo tutelare i lavoratori italiani e le imprese italiane dalla concorrenza sleale di Cina ed immigrati(dazi, controllo delle frontiere,…). Mi interesserebbe sapere se si ha intenzione di incentivare le nascite (sostegno alle famiglie); se non si incentivano le nascite ci estingueremo e, in più, i nostri figli e nipoti vivranno in una Italia sempre più degradata (basta girare in alcune città per avere un anticipo di ciò che li attende).Per essere visibili ci vorrà anche un/a leader che avendo idee chiare parli in modo chiaro.Infine, con riferimento alle prossime elezioni europee, non sarebbe male se i candidati della destra si impegnassero a restituire agli italiani gli stipendi da parlamentari europei (essendo il parlamento europeo un ente che quando non è inutile è dannoso).Daniele