Un continente martoriato dalla povertà e dalle guerre, in grado di offrire alle sue generazioni più giovani solo l’emigrazione come possibilità di costruire una vita migliore. Esposto, per giunta, alle rapaci ambizioni di vecchie e nuove potenze, bramose di mettere le mani sulle risorse energetiche e minerarie. Così l’Africa viene solitamente descritta sui media mainstream, in una narrazione stereotipata e poco attenta all’evoluzione di un continente spesso radicalmente diverso da quello visto attraverso la lente deformante delle Ong.
È proprio per tentare di raccontare il volto diverso dell’Africa – o meglio, delle “Afriche” considerata la grande diversità di realtà presenti all’interno del continente – che il nuovo numero de Il Guastatore ha scelto di accendere i riflettori su aspetti, temi e sviluppi in corso nel continente troppo spesso ignorati. Ad iniziare da una riflessione sul colonialismo quale origine di tutti i mali africani e sul peso di questa colpa inemendabile – almeno per liberal e progressisti d’ogni sorta – per l’Europa, continente che invece molto si gioverebbe di un nuovo rapporto con l’Africa. Grazie ai contributi di Marco Valle, Alfredo Mantica, Gennaro Malgieri si racconta di un continente dinamico, di classi dirigenti giovani protese a superare i fallimenti delle élite africane post coloniali, del tentativo di superamento – e dei rischi connessi – del franco Cfa e della costruzione di nuove reti panafricane. Un aspetto, quest’ultimo, analizzato in chiave politica da Luca Lezzi. Più attenti al rapporto tra l’Italia ed il mondo africano, in particolare quello rappresentato dalle ex colonie, gli interventi di Caio Mussolini e Giorgio Ballario, intento ad indagare in particolare sull’eredità culturale dell’esperienza coloniale nazionale e sulle carenze di una politica culturale italiana che potrebbe, invece, essere un forte elemento di promozione del Belpaese in terra africana.
Focus sulla geopolitica negli articoli di Andrea Turi dedicato alle recenti vicende del Corno d’Africa e del direttore de Il Guastatore Clemente Ultimo, attento ad analizzare la presenza – e la competizione intestina – dei gruppi jihadisti nelle diverse regioni africane. Affronta un tema poco noto la riflessione di Gherardo Marenghi, dedicata ai Copti d’Egitto, minoranza cristiana che rischia di veder minati i propri diritti da una legislazione sempre più ispirata alla legge islamica. Completano la parte dedicata al tema principale gli articoli di Elena Caracciolo, a carattere antropologico, e quello di Alberto Alpozzi, a tema storico.
Nella seconda parte della rivista Cristina Di Giorgi intervista Mario Vattani, autore di un libro dedicato al Giappone, mentre Lorenzo Roselli completa il proprio studio dedicato alla figura di Ramiro Ledesma Ramos.