
Come funzionano ormai, nell’epoca del capitalismo finanziario apolide, le leggi di mercato dell’economia liberale? Si prendono i settori chiave della società e dell’economia gestiti dallo Stato e si incomincia a predicare efficienza e rigore nei conti. A quel punto si aprono di solito due possibilità.
Nella prima, con la scusa di ‘fare cassa’ si cedono a ‘imprenditori’ privati (selezionandone però accuratamente l’appartenenza politico-massonica) alcuni pezzi pregiati. Non influiscono nella scelta quale sia l’esperienza imprenditoriale o il ‘core business’ del beneficiato, per cui può accadere – ad esempio – che venga ceduta una rete autostradale a chi produceva abbigliamento, permettendogli poi di massimizzare gli utili a discapito della sicurezza o delle manutenzioni, tanto poi provvederà la loggia di appartenenza a procurargli tutte le coperture necessarie in caso di intoppi.
Nella seconda, meno diretta ma altrettanto efficace, quando la cessione dell’intero asset risulti impossibile (come in quello della Sanità pubblica) si provvede a una serie di tagli che lo rendano sempre meno efficiente.
A quel punto diventa sempre più indispensabile che, parallelamente, se ne sviluppi una privata che poi incasserà risorse pubbliche tramite una rete di ‘convenzioni’ (ovviamente condizionate dalla politica) per effettuare i trattamenti sanitari che gli ospedali non riescono più a erogare.
In altri termini, con il sempreverde (falso) pretesto dei risparmi, da un lato si riduce l’efficienza pubblica e dall’altro si versano risorse ai privati che ovviamente, essendo orientati solo al guadagno, potenziano solo ciò che più redditizio, abbandonando tutti gli altri aspetti.
La mancanza di posti nelle terapie intensive, ridotti negli ospedali per le sollecitazioni europee, drammaticamente evidente nella prima ondata di Covid si spiega proprio così.
Al posto di preoccuparci per il ‘virus cinese’ faremmo quindi meglio a temere il ‘cancro liberale’.
Parole santissime ! Anzi, è il cancro liberal-capitalista che alimenta la propagazione del virus cinese.